domenica 22 Dicembre 2024
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Venditalia Talks: ecco i prodotti bio, free from e rich in per le sfide del futuro

Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy: "Le nostre nonne compravano in base alla disponibilità dei prodotti: si comprava ciò che era disponibile. Le nostre madri compravano in base alla marca. Le nostre figlie comprano in base alle informazioni."

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MILANO – Nel corso della Fiera del Vending i Venditalia Talks sono stati gli incontri organizzati dall’associazione di settore, per  far scoprire le tematiche del Salone. Una fiera che nasce e si sviluppa su alcune tematiche fondamentali: l’innovazione tecnologica, di sostenibilità ambientale e di prodotto. Enrico Capello, il direttore di Vending Magazine, ha condotto la discussione “Bio, free from e rich in: il vending e la sfida dei nuovi consumi relatori”.

Bio, free from e rich: il vending e la sfida dei nuovi consumi relatori

Enrico Capello introduce così il seminario: “In questo appuntamento si parlerà di innovazione di prodotto, dei nuovi trend e dei consumi del vending, in particolare i prodotti bio, free from e rich in. L’innovazione nasce da un’esigenza di avere i prodotti dai target molto specifici, di nicchia, i quali, al contrario di quello che il nome potrebbe far suggerire, godono di un sempre maggiore interesse da parte di coloro che utilizzano i distributori automatici.”

“Il settore deve quindi confrontarsi con questa nuova tendenza. I dati dello studio Ipsos per Confida parlano chiaro: sono aumentati i consumi dei prodotti di mercati specifici (ipocalorici, senza glutine, lattosio e biologici).”

“Il 25% degli intervistati chiede una maggiore offerta all’interno dei distributori. Il consumatore sta diventando sempre più attento, preparato ed esigente. Il dialogo in questo seminario punta quindi a far incontrare i diversi punti di vista della filiera: i produttori, associazioni di categoria, gestori di distributori automatici e rivenditori.”

venditalia vending
Alcuni degli stand di Venditalia

“I protagonisti della discussione di Venditalia Talks sono: Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy, Susanna Neuhold responsabile nazionale area food AIC (Associazione Italiana Celiachia), Massimo Lorenzoni ceo di Bio to Bio, Nicola Zaniboni direttore vendite di Dispense Zaniboni, Pio Lunel presidente Gruppo Imprese di Gestione di Confida.”

Un consumo dei prodotti basato sull’informazione

Marco Cuppini, research and communication GS1 Italy prende la parola: “Comincio con una riflessione. Le nostre nonne compravano in base alla disponibilità dei prodotti: si comprava ciò che era disponibile. Le nostre madri compravano in base alla marca. Le nostre figlie comprano in base alle informazioni.”

“Le nuove generazioni sono sempre più esigenti e molte leggono le etichette dei prodotti alla ricerca di un consumo più consapevole. Ciò sta cambiando il modo di dialogare tra industrie, distribuzione e consumatori. Noi lavoriamo studiando le etichette dei prodotti”.

“Negli ultimi anni, infatti, le etichette si sono arricchite di molte informazioni per una serie di motivi: alcune informazioni sono state imposte dal regolamento europeo. Sulle etichette vengono indicati gli allergeni, gli additivi, le informazioni nutrizionale, le origini dei prodotti. È diventato altresì obbligatorio per chi fa e-commerce mettere a disposizione le informazioni e le immagini di prodotto a chi fa la spesa da casa e non davanti allo scaffale.”

“Abbiamo inventato un servizio che consiste nel fotografare e registrare tutto ciò che è scritto in etichetta. Oggi la banca dati contiene 126.000 prodotti digitalizzati. Partecipano quasi 2.000 produttori e tutta la distribuzione fisica e digitale.”

“La cosa interessante è che queste informazioni vengono coniugate con un dato di mercato da Nielsen e che permette di avere una nuova vista sulle abitudini dei consumi.”

La sostenibilità e riciclabilità nel vending

“Il tema della sostenibilità e della riciclabilità del packaging sta invadendo le etichette. I prodotti free from (ad esempio senza glutine e tutti quelli che dichiarano l’assenza di qualcosa). All’interno dei prodotti free from, quelli senza zuccheri aggiunti hanno subito un incremento a due cifre +10.6% e +10.4%.”

“La categoria dei prodotti lifestyle (tipicamente vegani e vegetariani) ha subito una stabilizzazione. Da un grande boom iniziale si è arrivato ad un appiattimento. Le crescite sono sempre positive ma di poco.”

“Passiamo ai prodotti rich in, i prodotti arricchiti di qualcosa: come ferro, proteine o fibre. Dai dati emerge che i consumatori cercano più proteine e fibre. Dai dati è emerso che le tematiche in riferimento al benessere sono più ricercate dal consumatore. Anche gli alimenti senza lattosio (44.7%) e senza grassi (14.6%) vanno per la maggiore.”

Puntare sul benessere e su prodotti salutare sembrerebbe essere quindi una buona idea.
I celiaci dichiarati in Italia sono circa 233.000. Ormai la richiesta che i prodotti senza glutine e fruibili da tutti sta aumentando sempre di più.

La celiachia nel vending

Susanna Neuhold, responsabile nazionale area food AIC (Associazione Italiana Celiachia) offre il suo punto di vista: “L’unica cura per la celiachia è seguire una dieta senza glutine. La nostra associazione quindi ha numerose attività che interessano il campo della ristorazione e del vending per promuove un consumo più inclusivo.”

“La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue e sorge in seguito all’assunzione di glutine. È una malattia cronica che ha un impatto molto importante nella vita delle persone.”

Un’offerta più inclusiva nel vending

“Nonostante i celiaci dichiarati siano 233.000 in Italia come affermato in precedenza, ci aspettiamo che il numero dei celiaci diagnosticati si aggiri intorno al mezzo milione. Nonostante sia una piccola percentuale della popolazione, questo è un problema che interessa diverse persone. I prodotti free from senza glutine sono sempre più richiesti con un trend del 10.6% ed è in continua crescita.”

“La domanda sta addirittura cominciando a superare l’offerta. Il nostro obiettivo è quello di essere sempre più presenti anche nella catena del vending. Da una nostra indagine è emerso che il 30% dei celiaci utilizza i distributori automatici e la maggior parte di loro (75%) hanno difficoltà a trovare prodotti adatti alla loro dieta. È necessario quindi ovviare al problema cercando di offrire un’offerta più inclusiva.”

“Un altro problema è rappresentato dalle bevande a base di orzo, le quali non sono adatte ai celiaci. Questo complica notevolmente la possibilità di erogare un semplice caffè non contaminato dall’orzo e quindi non adatto ai celiaci. In conclusione sarebbe opportuno creare una soluzione per andare contro ai clienti celiaci e in tal modo creare una società più inclusiva. Una società più inclusiva è una società migliore per tutti.”

I prodotti bio nel vending

Massimo Lorenzoni, ceo di Bio to Bio, prende la parola e condivide il punto di vista filtrato dalle lenti di un produttore: “Bio to Bio (prima conosciuta come Il Fior di Loto e Baule Volante, fondate rispettivamente nel 1972 e nel 1987, e poi La Finestra sul Cielo nata nel 1978). Bio to Bio è specializzata nella distribuzione dei più noti marchi biologici e biodinamici. Per questo evento abbiamo voluto leggere e interpretare la tendenza del consumatore.”

“Nel 2012 solo il 53% delle famiglie avevano una propensione a consumare prodotti bio. Nel 2021, quella percentuale è incrementata fino ad arrivare all’89%. Il 54% acquista regolarmente prodotti bio.”

“La pandemia ha sicuramente aiutato questo trend sempre più in crescita. Sempre più consumatori sono alla ricerca di un prodotto salutistico poiché si ha una propensione sempre maggiore alla salute personale. Abbiamo cercato di capire quale fosse la richiesta del consumatore finale e quale dieta segua.”

“È emerso che il 29% degli italiani si identifica con la dieta mediterranea, il 18% non si identifica con nessuna dieta in particolare e il 53% si identifica in una serie di caratteristiche, tra cui il biologico che ha le percentuali più alte.”

Un consumo più consapevole

“Nel mondo del vending sono molti gli esempi bio che possono essere trovati nei distributori automatici grazie ad una richiesta sempre più alta: snack salati, barrette proteiche e verdure secche per citarne alcuni.”

Confermata ancora una volta la tendenza di mercato in positivo dei prodotti biologi, i quali ormai sono lontani dall’essere considerati di un mercato di nicchia, la parola passa a Nicola Zaniboni, direttore vendite di Dispense Zaniboni:

“Siamo specializzati negli snack per il consumo fuori casa. Come abbiamo visto il settore del Vending è in crescita come lo sono le richieste. I prodotti sono pratici per un consumo on-the-go. La nostra proposta considera varie linee di prodotto e tiene conto dell’ubicazione delle macchinette automatiche (che siano nelle scuole, negli uffici o negli ospedali).”

Un’ampia gamma di prodotti

“Il nostro obiettivo è quello di dare un’ampia offerta di prodotti, tra cui biologi e free from. Veniamo quindi incontro alle esigenze dei consumatori.”

“L’assortimento è vario e il rifornimento è veloce: questo permette ai clienti una grande scelta nella linea prodotti. La scelta degli assortimenti avviene tramite la lettura delle indagini di mercato, i feedback da parte dei nostri clienti e la collaborazione con un vasto panorama di produttori interessanti al mondo del vending.”

“Fra le tendenze di mercato ci sono delle variazioni, ad esempio i consumi degli italiani sono sempre più orientati verso la frutta e la verdura e meno nella carne. Per quanto riguarda la frutta, si è vista una vera e proprio esplosione di consumi per quanto riguarda la frutta secca legata anche legate alla campagna di informazione per le caratteristiche e i benefici della frutta secca, la quale è diventata un prodotto d’obbligo d’avere in ogni distributore automatico.”

“Nel nostro catalogo abbiamo sviluppato un’offerta che va quindi incontro alle richieste del consumatore. Ovviamente in questi due anni di pandemia le nostre vendite sono diminuite data l’impossibilità fisica di accedere ai venditori automatici ma con il ritorno alla normalità torneremo ai livelli precedenti.”

“Stiamo notando anche una forte crescita dei prodotti senza glutine, senza zucchero e senza lattosio. Parlando dei prodotti arricchiti rich-in stanno riscontrando una domanda sempre più forte con un consumatore medio sempre più attento ai valori proteici”.

Pio Lunel, presidente imprese di Gestione Confida, conclude infine il seminario confermando quanto detto in precedenza e mostrando un interesse a venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori.

di Federico Adacher

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