In media d’anno, nel 2022, i prezzi nei bar sono aumentati del 4,4% con un +4,8% per la caffetteria, +5% per pasticceria e gelateria, +4,4% per gli snack, +3,8% e +3,9% per le bevande analcoliche o alcoliche. Nei ristoranti tradizionali +4,7%, nelle pizzerie +5,4%, con un picco del +8,1% per il food delivery, +6 per i prodotti di gastronomia e aumenti più contenuti per i distributori automatici, +2,8%. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa.
I prezzi della tazzina di caffè
MILANO – Emerge dal rapporto annuale della Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio che, sulla base dei dati Istat, sottolinea come gli aumenti siano inferiori all’inflazione generale ed evidenzia che l’andamento dei prezzi può “offrire una panoramica del diverso livello di costo del servizio da nord a sud della penisola”. Per esempio per caffè, cappuccino e panini al bar, pizza e bibita in pizzeria.
La ‘classifica’ è sui prezzi medi nei capoluoghi di provincia: non emergono quindi i picchi dei locali più prestigiosi o delle piazze più turistiche, né al contrario i prezzi assoluti più bassi.
Per il caffè, il prezzo medio in Italia è di 1,09 euro con un incremento rispetto ad un anno fa del 5,8% quando la tazzina costava mediamente in Italia 1,03 euro. Lungo la penisola il prezzo medio oscilla dentro una forchetta che va da 0,90€ a 1,30€.
Il costo di una tazzina di caffè oscilla da un minimo di 0,92 euro a Messina (0,95 a Reggio Calabria, 0,99 a Catanzaro) ad un massimo di 1,31 a Trento ed a Bolzano (1,24 a Cuneo e Venezia; 1,23 a Padova, Udine e Torino). Tra le capitali del caffè a Trieste il prezzo medio è di 1,21 euro ed a Napoli di 1,03 euro. A Roma 1,03, a Milano 1,10.
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