MILANO – La crisi logistica mondiale continuerà a tenere in tensione i mercati accentuando i problemi legati al deficit di offerta previsto per quest’anno e i prezzi potrebbero crescere ancora a nuovi massimi storici. Così operatori e analisti durante la convention dell’Associazione svizzera dei negozianti in caffè, che si è svolta venerdì scorso; per il secondo anno consecutivo in forma virtuale.
Le difficoltà nel muovere rapidamente il caffè da una zona all’altra del mondo, causa la carenza di container e di spazi sulle navi, rendono difficile il normale riequilibrio di mercato.
“Quando c’è un deficit globale di offerta si attinge agli stock. I prezzi elevati incentivano il commercio delle scorte disponibili. Ma ciò in questo momento non sta accadendo” ha osservato Ben Clarkson, capo della piattaforma caffè di Louis Dreyfus.
“I prezzi del caffè potrebbero crescere ancora. Il mercato sta cercando di trovare un qualche tipo di equilibrio, ma non lo ha ancora trovato” ha aggiunto Clarkson.
Pessimismo anche da parte di Carlos Mera, responsabile capo delle ricerche di mercato per le commodity agricole di Rabobank.
Ci aspettiamo un deficit di almeno 4 milioni di sacchi – sostiene Meira – che sottolinea però come il calo delle esportazioni del Brasile e di altri paesi sia dovuto soprattutto ai colli di bottiglia del trasporto marittimo.
Sul fronte asiatico, Nhung Ly – direttore esecutivo di Comco Trading – è ottimista sul raccolto di quest’anno del Vietnam. Avremo una produzione abbondante, che andrà ad aggiungersi alle ampie scorte di riporto, dichiara Ly.
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