MILANO – Con enorme tristezza abbiamo appreso giovedì 13 febbraio della perdita di Flavio Urizzi. Abitava a Monfalcone (Gorizia), in pensione dallo scorso anno dopo una vita di lavoro. Avrebbe compiuto 68 anni il prossimo 20 agosto. Flavio è stato da sempre una delle anime della Astoria, contribuendo con il suo lavoro allo sviluppo internazionale dell’azienda.
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I funerali di Flavio Urizzi si svolgeranno stamani 18 febbraio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale Santissimi Nicolò e Paolo di Monfalcone (Gorizia) partendo dall’ospedale di Gorizia. Seguirà la cremazione.
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La sorella e il fratelli di Flavio Urizzi invitano, nell’annuncio della cerimonia, non fiori ma donazioni al Burlo Garolfo di Trieste, il miglior istituto pediatrico di ricerca in Italia.
Competente e appassionato, Flavio è stato un pioniere nella diffusione della cultura dell’espresso di altissima qualità, diventando uno dei personaggi più apprezzati e conosciuti nel coffee business.
Chiunque frequenti il nostro mondo ha sicuramente avuto occasione di fermarsi con Flavio per una chiacchierata davanti un espresso o di assistere ad una delle sue coinvolgenti presentazioni sul palco di qualche gara, festival o fiera del settore.
Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di apprezzarlo per le sue doti professionali e umane lo ricorderà per sempre.
La sua prematura scomparsa lascia in noi un vuoto incolmabile e ci priva di un collega ma soprattutto di un amico sempre disponibile per un consiglio e dal grande senso dell’umorismo.
Un uomo che conosceva il mondo, amava la vita e il caffè sopra ogni cosa.
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Flavio Urizzi, l’uomo che sussurrava di caffè
Flavio Urizzi è stato soprattutto un amico. Per questi 18 anni ha accompagnato Comunicaffè tenendoci un po’ per mano, un po’ per le orecchie. Non lesinava mai le critiche, anche forti, quando era il caso. Ma era un amico e ci spiegava sempre come superare l’ostacolo. Tanti di quelli che abbiamo incontrato.
Era sempre pronto, disponibile. Lui, responsabile dei mercati esteri, sempre elegantissimo, ovunque, ci rispondeva dai posti più impensati. Qualche volta, come dimenticarlo, anche dalla scaletta dell’aereo, in Cina o in India o chissà dove. Senza farlo pesare mai. Anzi, aggiungeva sempre qualche notizia.
Flavio è stato un protagonista nella cultura del caffè
Flavio ha iniziato a parlare della cultura dell’espresso in tempi non sospetti, quando nessuno sapeva ancora niente e tanto meno se ne parlava. Ma lui era già avanti, sempre avanti. E proprio da Urizzi abbiamo avuto alcuni dei suggerimenti più preziosi, di quelli che ti servono tutti i giorni come una cassetta degli attrezzi.
Impagabile Flavio Urizzi sugli stand dell’Astoria. Dove svettava sempre. Sempre sulla soglia ad accogliere tutti. Un signore soprattutto. E per ciascuno aveva la battuta giusta, l’approccio appropriato. Certo, voleva concludere anche contratti. Ma, anche in questo caso, non lo faceva mai pesare.
Sì perché Urizzi era così: sempre lieve, leggero. Sussurrava di caffè. Facendosi ascoltare da tutti.