MILANO – “Avevo torto: i prezzi non scenderanno prima della metà del prossimo anno, nella migliore delle ipotesi”. Così Giuseppe Lavazza, presidente dell’omonimo gruppo di famiglia, in alcune dichiarazioni rilasciate durante un evento a margine degli Internazionali di Wimbledon, che si è svolto a Londra nella giornata di ieri, martedì 9 luglio. Parole che sono state riprese dai media britannici e del resto del mondo. Una previsione che arriva proprio in una giornata di rialzi senza precedenti, a Londra e New York (vedi aggiornamento in fondo all’articolo).
L’analisi di Lavazza è incentrata, in questo caso, sulla realtà di oltremanica e riprende alcune delle considerazioni già fatte a margine dell’assemblea Upa a Milano, delineando però – per quanto riguarda il mercato Uk – un outlook un po’ più ottimistico rispetto a quello tracciato per l’Italia.
“I prezzi rimarranno altissimi – avverte Lavazza – la supply chain è drammaticamente sotto pressione”. E i consumatori britannici non intravedranno la fine dei rincari prima di un anno, perché i “venti contrari” continueranno a colpire l’industria.
Per questo – continua Lavazza – “mi sono sbagliato” nel prevedere, l’anno scorso, che i prezzi sarebbero scesi nel 2024.
L’industria è abituata a fare i conti con le fluttuazioni dei prezzi degli arabica – spiega Lavazza – ma la recente impennata nelle quotazioni dei robusta è senza precedenti e sta causando ulteriori problemi.
Il cambiamento climatico ha inciso sui raccolti dei più importanti produttori mondiali di robusta, in particolare Vietnam e Indonesia, riducendo notevolmente l’offerta di questa varietà.
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