MILANO – La voglia di caffè dei britannici non accenna a placarsi: secondo una nuova ricerca dell’analista specializzato Mintel, i sudditi di sua maestà britannica spenderanno quest’anno più di 4 miliardi di sterline (oltre 4,6 miliardi di euro) in bar, caffetterie e altri tipi di locali pubblici per sorseggiare espressi, cappuccini, cold brew e quant’altro. La previsione va naturalmente presa con beneficio di inventario alla luce dei rischi legati al rischio epidemico da Coronavirus.
Intanto, le vendite hanno registrato, l’anno scorso, un +3% raggiungendo i 3,9 miliardi. Un dato tuttora ragguardevole, anche se lontano dalla crescita a doppia cifra o a cifra singola alta registrata per buona parte del decennio trascorso.
Le proiezioni a metà decennio prevedono vendite in ulteriore crescita, a 4,5 miliardi entro il 2024.
Quali le insegne preferite dai britannici
La catena Costa Coffee – fondata all’inizio degli anni settanta dai fratelli italiani Sergio e Bruno Costa e acquisita dalla Coca-Cola nel 2018 – rimane l’insegna più popolare di oltremanica.
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