MILANO – La caffeina è una sostanza che si trova nel caffè e in molte altre bevande (per esempio, ne contengono dosi anche elevate sia la cola che al maggior parte degli energy drink).
La caffeina provoca di per sé una reazione di vasocostrizione delle arterie, grandi e piccole: questo effetto si accentua nelle donne in menopausa, per via dell’interferenza con i cambiamenti ormonali tipici di quella fase della vita.
Le donne fino ai 50 anni, infatti, hanno di solito meno probabilità di essere colpite da infarto rispetto agli uomini loro coetanei. Queste probabilità aumentano però dopo i 65 anni.
Sembra inoltre che un consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina accentui l’intensità delle “scalmane” o vampate di calore, e che insonnia, irritabilità e sudorazione notturna si manifestino in modo più marcato e fastidioso.
Le donne che hanno problemi cardiovascolari correlati alla menopausa, o che a causa della menopausa soffrono di questi sintomi, dovrebbero dunque ridurre il consumo di caffeina per ottenere un affievolimento dei sintomi da menopausa.
Nel complesso, per ridurre la probabilità di andare incontro a un evento cardiovascolare, almeno dai 40 anni in poi la donna dovrebbe mettere sotto controllo i fattori di rischio aggiuntivi per malattie cardiovascolari, eliminando o modificando quelli legati allo stile di vita:
Tenere sotto controllo qualità e quantità di cibi nel piatto
Consumare cinque porzioni al giorno di verdura e frutta
Non assumere una quantità di sale superiore all’equivalente di un cucchiaino da the al giorno (circa 5 grammi)
Consumare meno carni rosse e più carni bianche
Mangiare pesce almeno tre volte la settimana
Smettere di fumare (o non cominciare!)
Alcool: non eccedere la misura di un bicchiere di vino per pasto.
Svolgere regolarmente attività fisica, possibilmente tutti i giorni. È consigliabile svolgere attività leggermente aerobica, per almeno 40 minuti consecutivi.
Dottoressa Lidia Rota
Responsabile del Centro di Prevenzione Cardiovascolare di Humanitas e presidente di ALT