lunedì 23 Dicembre 2024
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Hub: Gardelli, iridato roasters, fa lezione agli aspiranti campioni del mondiale Baristi Wbc

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BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – El Vampiro, punteggio 90,50 Sca e Kamagogo, punteggio 88,50. Sono questi i due caffè che il campione del mondo dei torrefattori Rubens Gardelli ha portato al Champions’ Hub.

Sono gli stessi torrefatti che assieme al Cyarumbo, cotto da Paolo Scimone, sono stati messi a disposizione dei campioni nazionali di caffetteria di tutto il mondo.

Quelli che per due giorni si stanno preparando a fondo per il campionato del mondo in programma ad Amsterdam dal 21 al 23 giugno.

Gardelli, il trainer ideale

E’ sempre Gardelli che ha seguito da molto vicino la preparazione degli aspiranti iridati. Parlerà oggi nel grande auditorium del centro direzionale.

Gardelli, campione del mondo in carica, intratterrà i presenti sul tema: «Come tostare il vostro caffè per la competizione. Dovete stare attenti a ….».

Un tema di enorme interesse generale. Anche per chi aspirante campione, non è. Ma è soltanto addetto ai lavori o coffee lover. Staremo a sentire.

Intanto ieri hanno parlato, nell’ordine, tre giudici internazionali

Lauro Fioretti, Sonja Biork Grant e Gwilim Davies che è anche stato campione del mondo nel 2009 ad Atlanta. Ai quali si è aggiunto il campione del mondo in carica Dale Harris. Un oratore formidabile.

Fioretti, tecnico di gran classe

Un’eminenza internazionale ha introdotto i lavori sul tema del Mondiale di Amsterdam, il Wbc. Ed ha svelato tantissimi segreti del dietro le quinte. In particolare ha parlato delle procedure di calibrazione. Sia dei giudici sia delle attrezzature. Inoltre ha aggiunto ai campioni: “Qui, e per molti è la prima volta, trovate le macchine ufficiali del campionato, le Victoria Arduino VA 388, i macinini ufficiali e l’acqua ufficiale del Mondiale”. Una bella sfida per tutti.

Sonja Grant ha affrontato il tema delle regole del Mondiale

Ha quindi spiegato nei dettagli, rispondendo a tantissime domande dei presenti, che cosa è possibile fare e che cosa non è ammesso in gara.

Gwilym Davies ha invece parlato al cuore dei campioni presenti. Introducendoli al tema che cosa è più importante per la vostra prestazione. Come utilizzare il foglio dei punteggi.

L’intervento di Dale Harrys

Una figura che ha rapito tutti per quasi un’ora e mezza, ben oltre i tempi previsti, spiegando come ha preparato la sua routine vincente.

Ma è stato l’intervento di Davies che ha introdotto i presenti a quello che sarebbe successo il pomeriggio. Quello che in casa Victoria Arduino hanno definito gioco dei ruoli. Che ha spiazzato tutti i presenti con un programma inatteso quanto intrigante e coinvolgente.

Lo scambio di ruoli

Sì, perché qui i giudici internazionali hanno ceduto i loro scranni ai campioni che sono stati invitati a giudicare le prestazioni di campioni del passato. Che, in alcuni casi, hanno commesso errori volontari per vedere chi se ne sarebbe accorto.

Così è stato. Poi, dopo ciascuna delle sei sessioni di 45 minuti i campioni sono stati riuniti, a squadre, da Grant e Davies. Che hanno chiesto a ciascuno le rispettive valutazioni. Stilate sul modulo ufficiale, Technical score sheet, del World Barista Championship.

Ogni punteggio è stato spiegato dai campioni in veste di giudici

Poi Grant e Dawies hanno estratto la loro scheda di valutazione. E per molti son stati dolori. Perché i voti non andavano proprio bene.

Un incontro fondamentale. Perché ogni errore è stato commentato e corretto. Calibrato, appunto. Così i concorrenti dei Mondiale hanno imparato dalla scheda dei voti, la stessa che valuterà la loro prova di giugno, come lavorano i giudici e quali sono gli errori da non fare.

Le moderne tecnologie convocate sul campo

Assieme a due troupe audio video con macchinari stellari, renderanno planetaria la presenza dei campioni nazionali. Sino a raggiungere tutti i 60 che saranno protagonisti del Wbc.

Perché le immagini delle relazioni e dei giochi di ruolo saranno riversati via internet per tutti. Anche per coloro che non sono potuti intervenire.

Vuoi per problemi logistici vuoi perché ancora impegnati nei rispettivi campionati nazionali. Come quello svolto in Vietnam che non ha ancora nominato il barista più bravo.

Ma non è tutto

Perché stamani si riprende con relazioni fondamentali sia per gli aspiranti campioni sia per tutti gli addetti ai lavori; sia per i coffeelover di tutto il mondo.

E c’è dell’altro. Perché tra i campioni si aggiravano anche ricercatori dell’Università di Camerino e del Hub Simonelli Group. Si tratta degli specialisti, alcuni di quelli che abbiamo incontrato nell’Hub di Host, Josephin Giacomini, Gulzhan Khamitova e Simone Angeloni.

Tre camici bianchi tra i campioni di caffetteria

Offrivano, a chi le chiedeva, cioè a tutti, consulenze mirate sui temi del caffè, dalla granulometria all’estrazione, all’analisi chimica dedicata alle competizioni del caffè. Comprese gas cromatografia, microscopi ad alta risoluzione e raggi X, roba da ricerca di altissimo livello come è difficile trovare in Italia.

Da non credere? No, perché qui è tutto molto normale. Con i camici bianchi dell’Università che venivano avvicinati dai baristi senza alcuna soggezione.

Un clima di grande amicizia e collaborazione

Ciascuno poneva il suo quesito. Stamani, nel laboratorio dell’Hub, saranno messi a disposizione macchinari necessari a fornire ai concorrenti tutte le risposte alle domande poste.

Cosa non si fa per vincere. Anche la scienza più raffinata. E così, quella del barista diventa una noble art.

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