domenica 22 Dicembre 2024
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Howard Schultz sotto inchiesta per le pratiche antisindacali, l’ex ceo di Starbucks: “Ho i miliardi, ma li ho guadagnati”

Il fondatore del colosso americano: “Sono cresciuto in alloggi sovvenzionati. I miei genitori non hanno mai avuto una casa. Sono venuto fuori dal nulla. Pensavo che tutta la mia vita fosse basata sulla realizzazione del sogno americano. Sì, ho miliardi di dollari, ma li ho guadagnati. Nessuno mi ha regalato nulla"

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Il ceo di lunga data di Starbucks, Howard Schultz, è attualmente sotto inchiesta per le pratiche lavorative della catena di caffetterie. Afferma al Comitato per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni: “Non mi piace essere chiamato miliardario”. Leggiamo di seguito la prima parte della notizia pubblicata sul portale HiTech Glitz.

Howard Schultz sotto inchiesta

SEATTLE – Schultz è attualmente oggetto di un’audizione da parte del Comitato per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni, presieduto dal senatore Bernie Sanders, sulle tattiche antisindacali dell’azienda apparentemente diventare equivalente con il marchio Starbucks ultimamente. National Public Radio descrive come Schultz, un tempo un eminente democratico, sia stato recentemente al centro degli sforzi antisindacali mentre i baristi di tutto il paese chiedono a gran voce condizioni migliori e salari più alti.

Quando Sanders e i suoi elettori hanno richiamato Schultz per queste violazioni dei diritti dei lavoratori, Schultz – who ceduto come ceo di Starbucks la scorsa settimana – era davvero sconvolto dal fatto di essere stato etichettato come miliardario.

“Parliamo di come io venga chiamato miliardario”, ha detto Schultz durante l’udienza, come si è sentito in un clip caricato su Twitter. “Sono cresciuto in alloggi sovvenzionati. I miei genitori non hanno mai avuto una casa. Sono venuto fuori dal nulla. Pensavo che tutta la mia vita fosse basata sulla realizzazione del sogno americano. Sì, ho miliardi di dollari, ma li ho guadagnati. Nessuno mi ha regalato nulla”.

Si dice che i baristi di Starbucks abbiano scatenato un’ondata di movimenti sindacali nei negozi di tutto il paese iniziata più di un anno e mezzo fa ma, secondo quanto riferito, l’azienda ha fatto saltare gli sforzi sindacali dagli anni ’80. Di recente, Starbucks ha resistito alla spinta sindacale chiudendo negozi, tagliando gli orari e licenziando importanti dipendenti pro-sindacati.

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