MILANO – La notizia è clamorosa, anche se Howard Schultz, uno dei manager più in vista negli Stati Uniti e nel mondo, resterà in Starbucks come presidente dedicandosi ad un’attività parallela.
Si perché il padre e artefice del successo del colosso mondiale delle caffetterie, attualmente amministratore delegato, si è dimesso dalla carica che ricopriva per concentrarsi sull’apertura dei nuovi concept store di lusso legati al marchio.
Questo in occasione dei 45 anni dalla fondazione del gruppo di Seattle.
Lo ha scritto Julie Jargon sul Wall Street Journal, precisando che Schultz non abbandonerà l’azienda, di cui rimarrà presidente, ma si dedicherà a un nuovo progetto per rendere Starbucks più competitiva. Al suo posto arriverà il direttore operativo Kevin Johnson.
L’idea per la quale Schultz si è liberato dai gravosi impegni che comporta la carica di amministratore delegato è quella di aprire una ventina di nuovi negozi di fascia alta in tutto il mondo, seguendo l’esempio della Seattle Reserve Roastery and Tasting Room, che ha visto la luce due anni fa.
La peculiarità di questa nuova catena di caffetterie, che dovrebbe chiamarsi Starbucks Reserve, consiste nell’offerta di bevande più ricercate, tra cui le tipologie di caffè riserva. A Seattle, oggi, per una tazza di questo speciale caffè si può arrivare a spendere 12 dollari pari a 11,2 euro.
Starbucks punta così ad aprirsi un nuovo sbocco sul mercato della ristorazione, dove la concorrenza si sta facendo sempre più agguerrita.
Negli ultimi anni il colosso statunitense ha dovuto far fronte alla nascita di molti marchi concorrenti ma la vera sfida, secondo Schultz, sta nel proporre un modello alternativo alla crescente tendenza delle persone ad acquistare online qualsiasi cosa.
Lo storico Ceo di Starbucks si è sempre di più convinto che offrendo un’esperienza di lusso potrà convincere i clienti a lasciare le proprie case per mettere piede in una delle sue nuovissime caffetterie.