MILANO – Ha fatto scoprire l’espresso agli americani e a buona parte del mondo, ma per sé preferisce l’infuso preparato con la caffettiera a stantuffo, Stiamo parlando del presidente e ceo di Starbucks Howard Schultz, che in un’intervista a Business Week ha dichiarato di preferire questo metodo, poiché “estrae al meglio oli e aromi”. Un’affermazione che ha lasciato tutti di stucco, visto il lancio imminente in casa Starbucks di un nuovo sistema espresso a capsule e vista la vasta gamma a marchio di prodotti macinati, solubili e porzionati commercializzati dal gigante di Seattle negli States e nel resto del mondo.
Howard Schultz ha una preferenza sui metodi di estrazione
Ma secondo le immancabili “malelingue” potrebbe trattarsi semplicemente di una mossa di marketing per promuovere le vendite delle caffettiere Bodum, disponibili sul sito di e-commerce di Starbucks a 19,95 dollari. “Non comprate caffè premacinato” consiglia sorprendentemente Schultz, che nella sua caffettiera Bodum utilizza di preferenza caffè fresco proveniente da Sumatra, macinato grosso e all’istante. “E non aggiungete assolutamente latte – raccomanda ancora il Re Mida delle caffetterie –dopo la preparazione riversate l’infuso in un thermos e consumatelo entro 1-2 ore al massimo. Otterrete il miglior caffè che ci sia al mondo”.
Cosa accompagnare al caffè?
Una coperta calda e una fetta di cheesecake alla zucca, da assaporare in poltrona “mentre fuori fiocca la neve”. Provare per credere. Anche perché questa piccola delizia casalinga vi costerà molto meno di un banale latte ordinato in piedi in una qualsiasi caffetteria Starbucks.