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Host, è diventata una Fiera sempre più internazionale

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MILANO – È già in moto la macchina organizzativa di Host2017, partita a pieno ritmo sul fronte della promozione, dello scouting dei migliori buyer nei cinque continenti e con il fine di ampliare l’offerta.

Un lavoro che ha già dato i primi frutti, anche in campo internazionale. Delle oltre 700 aziende che hanno già confermato la loro presenza ad Host 2017, infatti, tra le quali non mancano i leader del Made in Italy, spicca quel 43% che proviene da fuori i confini nazionali, da ben 37 Paesi, sparsi ai quatto angoli del Globo.

Se infatti, come è prevedibile per questioni di tradizione e vicinanza, l’87% delle aziende confirmatarie viene dall’Europa, tra cui un deciso 18% dalla Germania e il 9% dalla Francia, ben rappresentate sono già due aree “calde” per i mercati internazionali, e che fanno prevedere un’edizione frizzante e più internazionale che mai.

Dal Medio Oriente e dall’Asia giungono otto aziende su 100. Un dato interessante, visto che la ristorazione e l’alberghiero in Medio Oriente stanno vivendo un momento d’oro, con tante opportunità di business per le aziende di tutti i settori collegati al food e all’ospitalità.

Specie se emblemi del Made in Italy, del quale si riconosce l’eccellenza e l’alto livello qualitativo.

Gli Emirati Arabi Uniti ad esempio negli ultimi anni stanno sperimentando una fortissima espansione turistica con un tasso percentuale di crescita di disponibilità alberghiera del 7% annuo e contano oggi oltre 11.000 ristoranti.

Nel periodo 2015-2017, è prevista la costruzione di 140 hotel per un totale di 750 alberghi fino a superare le 114.000 stanze rispetto alle 84.500 attualmente disponibili. [Fonte Mercati Esteri, sito della Farnesina].

Per questo Host investe sul Medio Oriente, e sta selezionando fin d’ora i migliori buyer da portare a Milano per aumentare le svariate opportunità di business per le aziende. Occhi puntati anche sull’Iran, grazie alla recente revoca delle storiche sanzioni imposte dagli USA e alla conseguente riapertura verso i mercati occidentali.

Proprio gli Stati Uniti stanno vivendo una crescita importante nella ristorazione, con nuovi format e catene votate alle più recenti modalità di consumo, dall’high tech al salutismo al vegan, che a New York è la moda del momento. A Host sono già molto ben rappresentati: ad oggi, il 7% delle aziende che porteranno le loro novità di prodotto a Host nel 2017 sono a stelle e strisce.

Dagli USA arrivano, come si sa, le tendenze e le mode più attuali e che popoleranno le metropoli globali, da Berlino a Tokyo. Eppure anche da qui le aziende, come dai cinque continenti, guardano a Milano come a un hub irrinunciabile per fare business, non solo con le aziende italiane leader da sempre nel food e nella ristorazione, ma anche con buyer e visitatori da tutto il mondo, Europa e Medio Oriente in primis.

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