MILANO – Caffè, cacao e tè riuniranno tutti gli addetti ai lavori e provenienti da tutto il mondo in uno spazio dedicato a Host 2013, la manifestazione leader dell’horeca in Italia e tra le prime al mondo, al quartiere fieramilano a Rho da venerdì 18 a martedì 22 ottobre 2013. L’abbraccio tra la storica presenza del caffè e le new entry tè e cacao è la novità assoluta per quest’area di Host, che risponde così alle più aggiornate richieste dei mercati internazionali nei suoi diversi canali – dalle Tea House ai bar, dalle pasticcerie e i ristoranti fino a hotel, resort e spa – valorizzando le prossimità di filiera.
Host racchiude il meglio dei settori
Nell’area saranno presenti le aziende che producono caffè, tè e cacao, macchine per la lavorazione, attrezzature e forniture per la somministrazione, aromi e sciroppi. Un’ulteriore, importante tessera che va ad arricchire il mosaico del concept Host: visione complessiva del settore con la capacità di capitalizzare i singoli segmenti e i loro punti di contatto. Il cacao, gusto e salute Sono i nuovi stili di vita e i trend salutistici a sostenere i consumi di questi tre prodotti. Il cacao in particolare, in passato penalizzato da alcune tendenze “dietiste”, sta vivendo un revival per le sue proprietà: ricco di sali minerali e vitamine, contiene teobromina, che aumenta la concentrazione, e stimola in modo naturale la produzione di serotonina.
Nel cioccolato amaro, inoltre, il flavonoide epicatechina esplica un forte potere antiossidante. Grazie a queste caratteristiche, nell’annata 2011 si prevede che saranno prodotte nel mondo 9,6 milioni di tonnellate di cacao. I soli primi dieci produttori mondiali di cioccolato hanno totalizzato nel 2011 vendite nette per oltre 75 milioni di dollari (dati ICCO – International Cocoa Organization). Vantaggi nutrizionali che si possono ottenere senza rinunciare al gusto. Un gusto sempre più raffinato che ha visto nascere per il cacao, come per i vini, i grandi cru: dall’Équateur, che riunisce le varietà prodotte nella fascia equatoriale, ai cru nazionali come Madagascar o Venezuela, o addirittura da un’unica piantagione, come il Villa Grazienda dell’isola di São Tomé. Oggi vengono sposati con successo ad altri prodotti a denominazione d’origine, come le mandorle di Avola, le nocciole del Piemonte, o anche le fragole di Candonga. Senza dimenticare l’abbinamento con vini nobili, come il Barolo Chinato.
Il tè, corroborante e antiossidante Non è da meno nel binomio salute-business il tè, insieme al caffè la bevanda calda più bevuta al mondo
Contrasta i radicali liberi, gli ossidanti e il colesterolo grazie ai flavonoidi. Anche il tè è oggi soprattutto tendenza di lifestyle. In particolare in Italia. Secondo una ricerca di Euromonitor International, gli italiani sono consumatori di tè “evoluti”: ricercano le varietà più particolari e sono molto attenti alle proprietà naturali. La penetrazione ha superato il 60% della popolazione totale e, grazie alla pluralità dei player presenti, nessuno dei quali in posizione dominante, la patria del caffè espresso rappresenta oggi una concreta opportunità di business per gli Operatori internazionali del tè. È il momento di varietà ricercate, come il China Gunpowder, che piace per le sue foglie verdi arrotolate a mano, ricche di oli aromatici. Il Formosa Oolong è richiesto per il lieve retrogusto di noci, più forte dei tè verdi, ma più delicato dei neri. Il Lapsang Souchong è il preferito di chi ama i sapori forti, con le sue sfumature di pino e l’affumicatura con legno di melo. E poi le miscele: l’Earl Grey con il bergamotto, il Moroccan Mint con la menta o il Jasmine con il gelsomino. Il caffè, il grande classico Secondo una ricerca di Global Industry Analysts, il mercato mondiale delle bevande calde (caffè e tè) raggiungerà entro il 2015 un volume pari a 10,57 milioni di tonnellate e un valore di 69,77 miliardi di dollari. E il caffè ne rimane grande protagonista.
International Coffee Organization, nel 2011 sono stati prodotti in tutto il mondo 130 milioni 970 mila sacchi di caffè verde (pari a 7 milioni e 858 mila tonnellate)
Per un valore complessivo del mercato mondiale stimabile in 36,4 miliardi di dollari. Anche per il caffè è il momento del lifestyle: l’espresso, che in Italia è una “commodity” consumata in ben 7 miliardi di tazzine l’anno (dati Fipe – Federazione italiana pubblici esercizi) si sta imponendo come “specialità” in tutto il mondo: ormai affermato in USA e Nordeuropa, è il turno delle economie emergenti. In omaggio alla scelta, vero leit-motiv del consumatore di oggi, la ricca tradizione italiana del caffè sta esportando anche altre specialità, dal già noto cappuccino alle diverse varietà di macchiati (marocchino, macchiato, moccaccino…) fino all’Americano, inteso come caffè espresso allungato con acqua calda.
Host è il luogo d’incontro e confronto più adatto per intercettare queste connessioni internazionali
Si tiene a Milano, capitale economica d’ltalia e sede dell’Expo 2015, dedicata al tema dell’alimentazione, e tra i principali crocevia dell’economia europea: essere presenti a Host significa aprirsi con una sola chiave le porte di numerosi mercati ad alto reddito. Host favorisce un clima di costante interscambio internazionale, facendo innovazione, anticipando i trend, analizzando i mercati e favorendo l’incontro e il confronto con competitor e clienti. All’edizione 2011 il 34% dei 125 mila Visitatori, tutti professionali, proveniva da 153 paesi diversi, mentre tra le 1.600 aziende presenti (+17%, con 190 new entry) la quota internazionale è cresciuta del +21%. Il grado di soddisfazione degli Espositori ha raggiunto il 96% e l’88% ha dichiarato che sicuramente esporrà di nuovo a Host.