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Honduras: produzione ed export in forte calo, Italia quinto mercato

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MILANO – Annata deludente per l’Honduras. Il servizio informativo estero di Usda ha tagliato notevolmente le sue stime iniziali e prevede ora, per il 2021/22, un raccolto di 5,4 milioni di sacchi: il 17% in meno rispetto al 2020/21. Si tratta del dato più basso dal 2015/16. Molto al di sotto dei livelli record della seconda metà del decennio trascorso, quando i raccolti del massimo produttore del centro America hanno superato per tre anni di fila (tra il 2016 e il 2018) i 7 milioni di sacchi.

L’Honduras mantiene un ruolo chiave negli equilibri globali del mercato del caffè

In quanto è uno dei massimi produttori mondiali di arabica lavati. E poiché ha fornito, per molto tempo, buona parte del caffè certificato nei magazzini della borsa di New York, anche se questo suo ruolo si è ridimensionato negli ultimi anni a favore del Brasile.

A motivare la caduta produttiva per l’annata in corso, la maggiore incidenza della ruggine del caffè imputabile soprattutto alle condizioni meteo, caratterizzate da un’elevata umidità, che ha favorito il propagarsi del fungo patogeno Hemileia vastatrix.

Secondo i dati raccolti dall’Istituto del caffè dell’Honduras (Ihcafé), oltre un terzo delle farm presentava, ad aprile, un’incidenza media o alta della malattia.

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