Arrigo Cipriani, il patron dell’Harry’s Bar di Venezia, condivide la sua frustrazione nella difficoltà di reperire personale per il suo punto vendita. Cipriani afferma che l’Italia è “ormai fondata sulle ferie” e aggiunge “ce la facciamo lo stesso, ma lavoreremmo meglio con 5-6 persone in più”. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Tomaso Borzomì per il quotidiano Il Messaggero.
Harry’s Bar a Venezia alla ricerca di personale
VENEZIA – L’Italia non è più una Repubblica fondata sul lavoro. “Ora è fondata sulle ferie”. La frecciata, neanche tanto velata, parte da Arrigo Cipriani ed è rivolta a chi non è più disposto a fare sacrifici, ma aspira o pretende uno stipendio assicurato. Novantuno anni portati con disinvoltura, il patron dell’Harry’s Bar di Venezia continua a usare l’ironia per spiegare concetti alla base del suo pensiero, come ha sempre fatto per divulgare la sua filosofia del “lusso della semplicità”, cioè il concetto che il vero lusso sta nelle cose semplici ma fatte con cura e attenzione ai clienti.
Tutto nasce dalla pubblicazione sui social di una ricerca di personale per alcune posizioni nel mondo Cipriani. All’Harry’s, l'”oste” cerca infatti un contabile senior, uno junior, ma anche camerieri, pasticceri, factotum e un autista con patente di barca. Figure che, ormai da tempo, sono sempre più ricercate. Cipriani rassicura: “Ce la facciamo lo stesso, ma lavoreremmo meglio con 5-6 persone in più”.
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