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lunedì 04 Novembre 2024
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Guido Gobino crea una nuova dolcezza al cioccolato: Tourinot bianco

Con il Tourinot bianco si arriva alla quinta declinazione gobiniana del celebre giandujotto di Torino: un cioccolatino di soli 5 grammi che l’anno scorso ha compiuto 25 anni

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TORINO – Guido Gobino dà di nuovo prova della sua bravura con l’ultima sua creazione, che fonde nella stessa ricetta più tradizioni: il risultato è Tourinot bianco, che unisce mandorla della varietà di Tuono, cioccolato bianco e tanti altri ingredienti dalle origini ricercate. Una novità che sicuramente promette bene al palato e di cui scopriamo i dettagli dall’articolo di Fernanda Roggero su fernandaroggero.blog.ilsole24ore.com.

Tourinot bianco: cosa c’è da scoprire al suo interno

Al posto della nocciola la mandorla. Se fosse un cocktail si chiamerebbe NotoTorino (il matrimonio tra bitter e vermouth non a caso si chiama MilanoTorino). Invece qui parliamo di cioccolato. Bianco.

È l’ultima creazione di Guido Gobino, il Tourinot bianco. Cioccolato della migliore tradizione sabauda che si sposa alla mandorla di varietà Tuono, la scorza delle arance raccolte a Noto, il sale integrale della salina di Paceco, estratto nella riserva salina di Trapani.

Con il Tourinot bianco si arriva alla quinta declinazione gobiniana del celebre giandujotto di Torino: un cioccolatino di soli 5 grammi che l’anno scorso ha compiuto 25 anni.

“La ricetta- racconta Gobino – nasce dopo oltre un anno di lavoro e con il contributo di tutti i miei giovanissimi collaboratori, tra cui mio figlio Pietro. Alla prima timida prova ne sono succedute ben 19: un’intensa ricerca delle migliori materie prime, innumerevoli tentativi e sedute di degustazione prima di identificare la ricetta perfetta. Abbiamo selezionato la scorza delle arance fresche di Sicilia spedite da un mio caro amico di Noto, abbiamo valutato un’infinita varietà di mandorle e assaggiato granelli di sale sulla punta della lingua. Il laboratorio si è riempito dei profumi della Sicilia, e noi ci siamo fatti trasportare dalla spuma di mare delle saline, dal profumo degli aranceti e del mallo verde delle mandorle fresche.”

Ai sapori mediterranei si unisce una piccola percentuale di cacao, coltivato con metodo sostenibile in un’isola del Borneo, a 100 metri sopra il livello del mare.

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