MILANO – Presentata la Guida ai bar d’Italia 2016: i migliori degli oltre 150.000 bar d’Italia. Come ogni anno assegnati i premi Bar dell’Anno Premio illy dalla giuria di esperti e quello della giuria popolare che ha votato on line.
Continua a crescere la nostra guida Bar d’Italia e di pari passo continua a crescere, in Italia, il panorama di questo tipo di esercizi, così tipicamente italiani ma anche così poco immobilizzati dalla tradizione.
E non solo nell’architettura (che pure è oggetto di grande ricerca e che vedrà presto assegnato un apposito premio) e neppure esclusivamente nella proposta gastronomica, terreno come vedremo di impennate in termini di varietà e qualità dell’offerta, ma anche nella capacità di estendersi ben oltre il confine merceologico originario e invadere settori imprevisti.
“Devi comprare dei fiori? Vai al bar. Acquistare prodotti di nicchia da mettere in dispensa, oggettistica per la casa, libri, dvd? Vai al bar. Vedere una mostra importante, ascoltare buona musica, partecipare a un workshop? Idem come sopra” così Laura Mantovano, curatrice della guida Bar d’Italia del Gambero Rosso, illustra, in pochi tratti, l’aspetto più evidente che i nuovi bar hanno acquisito.
Quello di non limitarsi a un solo tavolo, ma di appropriarsi di altri terreni di gioco, esondando fino a toccare servizi e prodotti finora neanche immaginati. “Un paradosso? Tutt’altro, oggi come non mai il bar è il locale h24 dove tutto trovi e tutto puoi fare”. Certo, non è così in tutti i locali che, sulla Penisola, sono tantissimi: quasi 150mila, 1 ogni 400 abitanti. Sono loro che rappresentano l’italian lifestyle.
Un bar, tanti bar Il bar è oggi un punto di snodo della vita gastronomica, culturale e sociale, ricco di offerte diverse, così come diverse sono le atmosfere che vi si incontrano.
Ci sono i bar storici tutti legno e boiserie, quelli supermoderni che puntano su un design d’impatto, quelli tematici, gli esotici, i minimalisti. quelli che sembrano una casa privata e quelli degli alberghi internazionali.
E anche la proposta, al di là degli extra di cui parlavamo prima, è ampia: il bar è quello del cappuccino e brioche al primo mattino e quello del tramezzino spezza fame, dello snack salato e dei biscottini da tè, dei dolci da credenza e del pane e marmellata (preferibilmente home made) del pranzo non più solo frugale ma certamente meno inamidato dei ristoranti tradizionali, della merenda e dell’aperitivo – si tratti di ostriche e crudi di pesce o di pizze e involtini – della cena veloce e del dopocena.
Ci si beve di tutto: estratti, caffè, tè e cappuccini, ma anche vini, cocktail, superalcolici e bibite. Con una copertura ad ampio spettro come questa, le possibilità sono pressoché infinite: proposte personalizzate, tradizionali o innovative, sempre più attente alle diverse esigenze alimentari, vegetariani, vegani, celiaci, allergici al latte hanno oggi pane per i loro denti.
Ma il cuore di tutto rimane sempre il caffè, la bevanda che è il centro del bar e la cui qualità merita una valutazione a se stante che abbiamo, come sempre, rappresentato dai Chicchi, da uno a tre, mentre le Tazzine sintetizzano il giudizio complessivo sul locale.
I locali migliori raggiungono quota Tre, quindi il massimo, in entrambi, e sono suddivisi tra i finalisti del premio illy bar dell’anno, caffè storici e bar dei grandi alberghi. Uno standard molto alto che, se mantenuto con costanza per ameno 10 anni, merita una stella.
La guida 2016 Quest’anno oltre 80 novità, una nuova insegna nella categoria le stelle, e ben tre new entry nella parte alta della classifica, quella premiata con Tre Chicchi e Tre Tazzine.
Si tratta di belle realtà di provincia, Staccoli Caffè di Cattolica, Viennoiserie Gian di Castiglione delle Stiviere e Dolce Salato di Pianoro, che vantano una proposta personalizzata, articolata e raffinata dal mattino fino a sera, con in più una location mai banale.
Convinti che il primo pasto della giornata debba essere valorizzato al massimo, in apertura di guida segnaliamo i locali dove fare una colazione strepitosa, mentre per quanto riguarda la sera, per l’ottavo anno assegniamo con Sanbittèr un premio alla formula aperitivo più originale e divertente. Vince l’edizione 2016 il Pasticciottino di Gallipoli (LE).
La grande novità di quest’anno è un’appendice in cui segnaliamo gli indirizzi dove gustare un ottimo espresso nelle maggiori capitali europee. È un solo un inizio: l’obiettivo, per le edizioni a venire, è per tracciare una mappa il più possibile completa dei migliori espressi all’italiana nel mondo.
Rimane il formato tascabile e la della copertina, dall’inconfondibile colore moka, realizzata utilizzando i residui delle lavorazioni di caffè.