MILANO – Guglielmo Miani è il proprietario della «MonteNapoleone Vip Lounge» che si trova nel cortile di un bel palazzo al 23 di via Montenapoleone.
Oltre una porta a vetri, accolta dallo staff al lavoro 7 giorni su 7, la Lounge si estende su 150 mq disposti su 2 livelli. Arredata con iconici oggetti di design, wifi, bar; sala prova vestiti, Insomma, ogni genere di confort.
Aperta da pochi mesi, è riservata ai superclienti che arrivano a Milano per fare shopping in un quadrilatero di vie sempre più global.
Guglielmo Miani raccoglie il meglio del made in Italy
La vetrina dell’Azienda Italia ha visto arrivare accanto ai famosi marchi di moda (Armani, Dolce e Gabbana, Prada, Versace etc etc), tanti colossi stranieri. – da Dior a Vuitton, da Hermès a Cartier.
Questi hanno infatti comprato (prezzi da 10 a più di 15 mila euro al mq) persino uno storico bar (Cova ora dei francesi di Lvmh); fino poi a trasformarlo in una galleria a cielo aperto dei «Global luxury brands», ovvero, i marchi globali del lusso.
La parola a Guglielmo Miani
«Siamo la terza via del mondo e la nostra “Vip Lounge” è la prima al mondo. Londra e Parigi, nostre principali concorrenti, non hanno nulla di simile». Così afferma proprio Miani, 40 anni; presidente di Larusmiani, storica azienda d’abbigliamento e tessuti da uomo.
Guglielmo Miani porta il nome del nonno sarto
Un nonno che, nel 1922, emigrò da Andria e a forza di cucire, già nel 1954, aprì il negozio di via Monte Napoleone. Già allora, meta di tanti famosi clienti come l’elegantone Totò.
Il figlio Riccardo e infine dal 2000 Guglielmo jr, hanno saputo sfidare la crisi del settore puntando sull’alta qualità. (tutti i capi sono fatti a mano da 40 maestri sarti a Massa Carrara).
Anche sulla ricerca e sulla produzione dei migliori tessuti. Oggi Larusmiani produce e distribuisce 2 milioni di metri di tessuto l’anno (export: in Europa ma il 15% in Cina). Queste le radici.
Nel 2010 l’appassionato Miani è nominato presidente dell’Associazione Montenapoleone
Quindi riesce a coinvolgere altre 5 vie della zona (Verri, Sant’Andrea, Santo Spirito, Borgospesso, Bagutta). Salendo da 18 a oltre 150 associati tra marchi del lusso, proprietari immobiliari e hotel 5 stelle.
Come uno dei protagonisti dell’exploit turistico di Milano anche dopo Expo, Miani sostiene: «Il nostro segreto? Un mix fashion, luxury, food: moda, lusso, cibo. Il 50% dei turisti che vengono a Milano lo fanno per fare shopping. Poi, mangiare e bere bene in uno dei nostri ottimi ristoranti».
Nell’Italia del primo boom
Montenapoleone era la via dei cummenda in cappotto cammello con la sciura in visone; nell’ora dei patron asiatici del calcio meneghino e del tax free shopping è il momento dei mr. Han, Wang, Zhang.
«Calate le presenze dei russi oggi il nostro cliente più importante è cinese». Dichiara ancora Miani che ha aperto 2 negozi Larusmiani in Cina.
Dati sugli scontrini
Se in via Montenapoleone quello medio è di 1300 euro ma quello del turista cinese è di 1800 euro. (la media sale a 5 mila euro in via Verri sede tra gli altri di Pisa, celebre negozio d’orologeria).
È pronto a esaudire ogni desiderio dei mr. Han lo staff della «MonteNapoleone Vip Lounge»: interpreti, personal shopper, valletto per parcheggio; trasporto dei bagagli agli aeroporti di Malpensa e Linate, assistenza con le società di Vat Refund/tax free per evitare a lor signori code e stress. E ancora. Prenotazioni per il Cenacolo, per la Scala e per una gita ad Alba per i tartufi.