FRIBURGO (Svizzera)/MONACO (Germania) – Nuovo episodio nell’annosa “guerra delle capsule” di caffè tra l’impresa friburghese Ethical Coffee Company (ECC), che si è aggiudicata una battaglia, e il leader del mercato Nespresso.
L’Ufficio europeo dei brevetti (EPO), con sede a Monaco di Baviera (Germania), ha rifiutato la richiesta della filiale di Nestlé di revocare un brevetto depositato dalla società presieduta da Jean-Paul Gaillard (direttore di Nespresso, dal 1988 al 1997), specializzata nelle capsule biodegradabili.
Forte di questo successo, ECC esige l’immediato blocco della vendita in Germania di tutte le macchinette da caffè a capsule di Nespresso che violano il sistema protetto, si legge in un comunicato odierno della società friburghese.
L’azienda ha inoltrato una richiesta in questo senso ai tribunali di Düsseldorf e Monaco. Chiede inoltre indennizzi sulle vendite già realizzate delle macchine, delle capsule e degli accessori.
La decisione dell’EPO, pur non essendo vincolante, potrebbe far evolvere la situazione. In effetti, i procedimenti già avviati in Francia, Belgio e Svizzera erano sospesi in attesa di questa decisione, dice all’ats Gaillard. Le denunce rappresentano complessivamente oltre due miliardi di franchi. Contattato, Nespresso non ha ancora reagito.
La decisione odierna si iscrive in un conflitto commerciale che dura da oltre cinque anni.