MILANO – In Brasile l’abbondanza di bibite di guaranà è una vera e propria risorsa di energia e economica. Questa particolare bevanda infatti, è molto diffusa nello stato sudamericano. Inoltre, rappresenta una grandissima fetta dell’intero mercato delle bibite, fino oltre al 50% secondo le stime. La sua diffusione è dovuta alla sua fama di bevanda energetica grazie alle sostanze naturali presenti nella pianta da cui è estratto il succo.
Guaranà, l’energy drink brasiliano
Se la caipirinha è il cocktail nazionale brasiliano, la sua bevanda nazionale è certamente il guaranà. La bibita è prodotta a partire dai semi della pianta paullinia cupana. Conosciuta sin dall’epoca precolombiana dalle popolazioni locali dell’Amazzonia per le sue capacità stimolanti.
I semi della pianta infatti sono ricchi di caffeina e, secondo le testimonianze dei primi visitatori europei, le popolazioni amazzoniche già producevano energy drink a base di guaranà attorno al 1600.
Utilizzato anche per fare infusi, succhi e dolci
Il principale utilizzo moderno è proprio nel mercato dei soft drink. Venduto in lattina o bottiglia con aggiunta di anidride carbonica, è una componente immancabile in ogni supermercato brasiliano.
Il seme ha un sapore naturalmente amaro ma le bibite sono generalmente zuccherate e hanno un sapore dolce che ricorda quello della gomma da masticare. Ricchissima di caffeina la guaranà soda funziona da stimolante esattamente come il caffè e aiuta a restare svegli.
Spesso le bibite vengono servite con altri prodotti che contengono caffeina e taurina, in questo caso è necessario fare attenzione a non esagerare per evitare effetti collaterali indesiderati.