MILANO – L’Italia è ricca di eccellenze nel campo dello sviluppo, della produzione e dell’utilizzo di sistemi tecnologici. Tra gli attori che continuano a mettersi in evidenza in questo campo spicca la bolognese IMA SpA.
Nata nel 1961, l’azienda è cresciuta negli anni fino a trasformarsi in un leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè.
E recentemente anche per il packaging di prodotti derivati del tabacco a ridotto impatto sulla salute umana.
Uno sviluppo perseguito anche attraverso la valorizzazione di marchi leader di mercato, che rafforzano la presenza industriale di IMA in Italia e nel mondo.
Presente in 80 paesi
Attualmente il Gruppo IMA, di cui è presidente e ad Alberto Vacchi (FOTO), conta circa 5.500 dipendenti, di cui circa 2.800 all’estero. Ed è presente in circa 80 Paesi, sostenuto da una rete commerciale composta di 29 filiali con servizi di vendita e assistenza.
IMA S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal 1995. Ed è nel segmento Star dal 2001. Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi consolidati pari a 1.310,8 milioni (+18,1% rispetto al 2015). E una quota export superiore all’86%.
Tra le più recenti operazioni realizzate da IMA ha avuto molto successo la quotazione (avvenuta il 2 ottobre scorso) della controllata GIMA TT SpA sul segmento Star del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana.
Fondata nel 2012 e con sede a Ozzano dell’Emilia (Bologna), GIMA TT è specializzata nelle macchine automatiche per il confezionamento di sigarette a rischio ridotto. Nel 2016 GIMA TT ha realizzato un fatturato di 100,4 milioni.
Il primo semestre 2017 ha evidenziato ricavi pari a 76,2 milioni(contro 39,5 milioni nello stesso periodo del 2016).
Philip Morris tra i principali clienti
Tra i principali clienti di GIMA TT c’è Philip Morris, che proprio nel Bolognese ha avviato uno stabilimento per la produzione di sigarette a basso rischio, che si assaporano con sistema IQOS che scalda e non brucia il tabacco.
Il titolo GIMA TT, per il quale in fase di collocamento era pervenuta una domanda di circa otto volte superiore all’offerta, ha chiuso la prima seduta di Borsa a un prezzo di 15,30 euro, in aumento del 22,4% sul prezzo di offerta (12,50 euro).
Se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi (il primo semestre 2017 si è chiuso con buoni risultati di fatturato e di ordini in tutte le aree di business), il Gruppo IMA stima per fine 2017 ricavi superiori a 1,4 miliardi e un margine operativo lordo (Ebitda) intorno ai 210 milioni.
Il contributo di Eurosicma
Nel prossimo futuro si vedrà anche il contributo che arriverà da Eurosicma, azienda di packaging con sede a Segrate (Milano), di cui, il 25 luglio, IMA ha perfezionato l’acquisto del 60% delle azioni (esborso: 26 milioni) dalla famiglia Redaelli.
Fondata nel 1965, l’azienda del Milanese ha consolidato nel tempo una leadership in alcune nicchie di mercato quali candies, biscotti in costa e noodles nel settore food; cerotti e bastoncini cotonati nel pharma e personal care.
Per l’esercizio 2017, alla data del closing dell’acquisizione, era previsto un fatturato di circa 27 milioni e un Ebitda pari a 4,5 milioni.
«Questa recente acquisizione – commenta Vacchi – consente di ampliare la presenza del Gruppo nel settore del confezionamento in flowpack e fold per l’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica».
Così Marco Redaelli, ad di Eurosicma: «L’operazione è per noi di grande soddisfazione. In IMA abbiamo individuato il miglior partner per proseguire il percorso di sviluppo della nostra società e per raggiungere ulteriori traguardi tecnologici e commerciali»
Matteo Cusumano