domenica 22 Dicembre 2024
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Gruppo Fabbri per l’ambiente: il film bioplastico compostabile Nature Fresh

Sviluppato e prodotto dal Gruppo Fabbri, il film bioplastico compostabile “Nature Fresh” si è aggiudicato recentemente il primo premio del Biopolymer Innovation Award, promosso dall’associazione non-profit Polykum

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MILANO – La sostenibilità, una parola che è un tema, un progetto, un percorso, un’evoluzione e infine, una sfida che molte aziende hanno deciso di raccogliere per andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori e dell’ambiente. Ma per esser sostenibili, bisogna comprendere tutta la filiera, sino al packaging: su questo punto si è portato avanti il Gruppo Fabbri, sviluppando e producendo un innovativo film di bioplastica compostabile, Nature Fresh. Leggiamo di che si tratta dall’articolo di Daniele Bianchi su italiafruit.net.

Fabbri, il gruppo propone il suo packaging verde

Sviluppato e prodotto dal Gruppo Fabbri, il film bioplastico compostabile “Nature Fresh” si è aggiudicato recentemente il primo premio del Biopolymer Innovation Award, promosso dall’associazione non-profit Polykum.

“Questo premio rappresenta un importante riconoscimento internazionale dell’impegno e degli sforzi che compiamo verso lo sviluppo di soluzioni di packaging sostenibili. Un premio si aggiunge ad altri vinti nei mesi precedenti, tra questi l’Oscar dell’Imballaggio, il riconoscimento decisamente più prestigioso e storico per il settore del packaging in Italia. Successivamente abbiamo ottenuto gli Uk Packaging Awards, anche se indirettamente, grazie al cliente inglese Westaway Sausages”, commenta a Italiafruit News Stefano Mele, ceo di Gruppo Fabbri.

A poco più di un anno dal lancio sul mercato, quali sono i risultati di Nature Fresh ed i prodotti ortofrutticoli sui quali viene prevalentemente utilizzato?

“Nature Fresh è già stato prodotto in centinaia di tonnellate e decine di migliaia di bobine di film, grazie alle quali sono stati immessi sul mercato globale milioni di confezioni alimentari compostabili. Il film è idoneo al confezionamento di tutti i tipi di alimenti e performa particolarmente bene sia con quelli ad elevato contenuto di grassi, sia con funghi, lattuga, pomodori e, in generale, tutti i tipi di frutta e verdura.

Test sul campo prima del lancio e l’odierna esperienza di tanti clienti in Italia e nel mondo dimostrano infatti che le performance di Nature Fresh in termini di macchinabilità ed estetica della confezione sono in linea con quelle dei film tradizionali, mentre la permeabilità al vapore acqueo presenta dati addirittura migliorativi. Il nostro film viene pertanto apprezzato in tutti i settori.

Per quanto riguarda il mercato ortofrutticolo, fra i nostri clienti possiamo annoverare in primis Esselunga, che l’ha utilizzato per il progetto F&V Bio, lanciato nel 2020, e l’Associazione Pink Lady Europe che l’ha adottato per la campagna autunnale delle mele.”

Sempre sul fronte della sostenibilità del packaging, state lavorando ad altri progetti di alto rilievo? Se sì, quali?

Il ceo del Gruppo Fabbri risponde al giornalista: “Al momento stiamo lavorando allo sviluppo di altre confezionatrici “Hybrid” e di un film barriera compostabile per soddisfare anche le esigenze del settore della termosigillatura. Quest’ultimo rappresenta un comparto in cui da circa un paio d’anni siamo maggiormente presenti anche con le macchine, grazie alla recente acquisizione di Caveco, storica azienda leader nella produzione di confezionatrici e linee complete per confezionamento in termosigillatura, Map, skin e aggraffatura.

Ciò che sempre intendiamo fare, sia per lo stretch, sia per la termosigillatura, è offrire soluzioni di confezionamento complete, in modo tale che la clientela possa trovare in noi un unico fornitore di macchine, pellicole, software, nonché assistenza tecnica ordinaria e straordinaria e pezzi di ricambio.

Il progetto Nature Fresh è stato supportato economicamente dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea “Horizon 2020”.”

Quanto hanno influito i fondi europei per lo sviluppo di tale materiale? Ritenete che la ricerca pubblica sia un elemento fondamentale per supportare la competitività delle imprese?

“Nature Fresh ha ottenuto il riconoscimento dall’Unione Europea nel programma Horizon 2020 per il progetto di sviluppo insieme alle avvolgitrici Automac Dual, Automac Industrial e Automac Ultra, dell’innovativa gamma “Fabbri Hybrid”, specializzata nell’utilizzo più completo ed efficace delle prerogative del film compostabile già illustrate sopra. Se non avessimo ricevuto il sostegno dell’Ue, avremmo comunque perseverato in questa direzione, ma sicuramente il finanziamento europeo ci ha permesso di accelerare il progetto ed estenderne più rapidamente i campi di applicazione. In questo modo Fabbri è divenuto l’unico fornitore di una soluzione compostabile completa, fatta di avvolgitrici ad alta velocità in grado di gestire film, vassoi ed etichette compostabili, oltre a quelli tradizionali e biobased.

Così supportiamo sia la transizione a un packaging interamente compostabile, sia la possibilità di offrire qualsiasi tipo di packaging da parte di quei produttori che ricevano richieste diversificate dalla loro clientela.

Vediamo ora agli aspetti più operativi. Il settore del packaging, negli ultimi mesi, sta subendo forti rincari delle materie prime dettati dal contesto economico globale.”

Come player della filiera ortofrutticola italiana ed europea, quali strategie sta adottando Gruppo Fabbri per affrontare questa situazione? Vi aspettate cambiamenti nel prossimo semestre?

Conclude l’intervista su italiafruit.net: “Gruppo Fabbri è certificato Iso 9001:2015 e senz’altro la politica di acquisto che abbiamo sempre seguito, basata su di una precisa scelta di accurata selezione dei nostri fornitori e di successiva fidelizzazione nei loro confronti, oggi ci sta ricompensando. I fornitori sentono infatti una forte responsabilità nei nostri confronti e, anche in questa complicata situazione, non siamo mai rimasti senza materie prime. Recentemente abbiamo comunque percepito dei segnali incoraggianti, per cui ci attendiamo, nell’ultimo trimestre dell’anno, una maggiore disponibilità di materia prima e una graduale discesa, seppur lenta, delle quotazioni.”

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