MILANO – Mumac, Museo della macchina per caffè e centro di diffusione della cultura caffè di Gruppo Cimbali ha proposto per la Giornata una performance di cui si parlerà a lungo, ospitata al flagship Faema Art&Caffeine, nel cuore di Milano in Via Forcella 7. In scena è andato lo spettacolo Semi scritto e diretto da Francesca Marchegiano.
Gruppo Cimbali per la sostenibilità della filiera
Storia vera narrata in forma di reading teatrale dall’attore Stefano Dragone, Semi ha raccontato la vita, sconosciuta al grande pubblico ma meritevole di essere divulgata, del grande agronomo russo Nikolaj Ivanovič Vavilov, il pioniere degli studi sulla biodiversità. Uno dei più grandi agronomi di tutti i tempi.
Ieri sera abbiamo scoperto che Vavilov è stato il fondatore della prima Banca di Semi e Piante commestibili al mondo; difesa eroicamente dai suoi ricercatori durante l’assedio di Leningrado, ed esistente ancora oggi.
L’intrigante spettacolo ha stimolato nel pubblico la consapevolezza di quanto i semi, compresi quelli di caffè – citati due volte – senza i quali non potremmo più godere della preziosa bevanda, siano tra le risorse fondamentali che in questo momento si possano trovare, coltivare e proteggere sulla Terra.
La riflessione ha toccato da vicino il tema della sostenibilità, argomento cardine dell’edizione 2019 dell’International Coffee Day. Poiché attraverso la performance si è attivata nei presenti una profonda consapevolezza. Quella che i semi e la biodiversità che da essa deriva siano a tutti gli effetti un patrimonio dell’umanità da preservare e tutelare.
“SEMI” ci ricorda come tutti si sia responsabili, ora più che mai, del destino di questo meraviglioso Pianeta.
Per non dimenticare che ogni risorsa vitale non è infinita, ma va conservata e tramandata alle generazioni future. Anche una buona tazza di caffè.
