ROMA – Grezzo Raw Chocolate, presenta il non-Gelato che rivoluziona la ricetta tradizionale del gelato portando l’esperienza di degustazione a un nuovo livello di piacere sano. Il non-Gelato si basa su una ricetta nata da zero e studiata per mettere insieme gusto, natura e sostenibilità.
L’obiettivo era andare incontro alle esigenze nutrizionali e ambientali emergenti, alzando il livello dell’esperienza gustativa. Era dunque impossibile seguire la strada tradizionale: latte, zucchero e le famose basi andavano eliminati.
La ricetta del non-Gelato di Grezzo Raw Chocolate
E’ nata così una ricetta di nuova generazione, con gusti classici che ribaltano la struttura del gelato tradizionale, rendendo protagonista l’ingrediente principale, invece che mera comparsa.
Così è stato possibile ottenere un gelato di mandorle con il 35% di mandorle siciliane biologiche non tostate e macinate a pietra per 4 giorni. Oppure gelato di nocciole con il 25% di nocciole biologiche DOP a Km 0.
E ancora gelato al cioccolato con il 25% di cacao crudo, ottenuto da fave di cacao biologiche non tostate, ma essiccate al sole in modo naturale per essere fino a 5 volte più nutrienti. Percentuali di materie prime introvabili nel gelato classico. E il resto? Acqua naturale e anacardi biologici.
Anche i dolcificanti giocano un ruolo importante e nel nuovo Non-Gelato: si fa spazio a zucchero di cocco bio e agave integrale bio, non raffinati, a basso indice glicemico e con un piacevole retrogusto caramellato.
Una lista di ingredienti corta, semplice e che tutti possono comprendere facilmente. Un’esperienza di lusso per il palato, di salute per il corpo, di sollievo per l’anima.
La tecnologia naturale
Il Non-Gelato si può gustare fresco nelle gelaterie Grezzo di Roma oppure si può preparare a casa con le basi in barattolo, fino a 11 gusti, per fare a casa il gelato, anche senza gelatiera. Con quella che Grezzo chiama tecnologia naturale, per trasformare un barattolo di preparato in un cremoso gelato casalingo, basta aggiungere acqua, frullare e mettere in congelatore. Una preparazione che richiede appena 3 minuti.
E l’innovazione non finisce qui: è fresco di lancio il nuovo preparato bio per Gelato NocciolaZero, al gusto nocciola senza zuccheri aggiunti, dolcificato con eritritolo e con ben il 42% di nocciole dop biologiche.
Con sole 160 kcal per porzione, sembrerebbe essere il gelato perfetto per chi vuole restare in forma, ma non vuole rinunciare a un rinfrescante gelato, cremoso e gustoso. Semplice da preparare in 3 minuti con il classico frullatore casalingo.
Lo studio dietro il Non-Gelato
Nicola Salvi, fondatore di Grezzo, racconta come ci sia voluto più di un anno di test per arrivare a un risultato all’altezza degli elevatissimi standard qualitativi, che racchiude in sé diversi primati; per cominciare, è il primo gelato artigianale al mondo senza zuccheri aggiunti, è composto da soli quattro ingredienti (biologici, vegetali e senza glutine, ndr), tra cui il 42% di nocciole, e poi sottolinea: “Contiene solo l’1% di zucchero, 4% di proteine, solo 2% di grassi saturi. Sarebbero valori nutrizionali da primato per qualsiasi alimento, ma è letteralmente incredibile che siano quelli di un gelato”.
La lista ingredienti del gelato di Grezzo segue una regola rigorosa: al primo posto vi è l’ingrediente che ne caratterizza il gusto (per esempio la nocciola, il pistacchio, la mandorla, ecc…) e non vengono usati ingredienti trasformati, industriali o additivi, ma solo vegetali e biologici. I dolcificanti utilizzati sono zucchero biologico integrale di cocco e sciroppo integrale di agave.
La natura è al centro delle priorità: gli ingredienti sono tutti integrali, senza trasformazioni, senza alterazioni, senza derivati dall’allevamento affinché anche il gelato possa essere quasi “colto dall’albero”.
Un gelato all’insegna della sostenibilità
E perché parlare di sostenibilità? Il Non-Gelato usa solo ingredienti vegetali che hanno un impatto ambientale 150 volte inferiore rispetto ai derivati animali come latte e uova.
Inoltre si tratta di materie prime biologiche che non sono trattate chimicamente, evitando così l’inquinamento dei frutti, dei terreni e delle falde acquifere, oltre a limitare l’inquinamento durante la fasi produttive dei prodotti chimici usati in agricoltura convenzionale.
Inoltre si usano prevalentemente frutti da alberi che vengono colti, facendo in modo che la pianta sopravviva continuando le sue preziose funzioni di proteggere il terreno dal surriscaldamento e di produzione di ossigeno per pulire l’aria che respiriamo.