BURLINGTON (USA) – La partecipata americana Green Mountain, di cui è socia la Lavazza al 7%, ha stretto un’intesa con Starbucks, prima catena americana di caffetterie, e l’accordo apre al gruppo italiano le porte del promettente mercato Usa del caffè espresso. Per il gruppo italiano guidato da Gaetano Mele, scrive MF, l’accordo non solo ha avuto un impatto finanziario immediato, dato il forte aumento del valore della sua quota in Green Mountain, ma ne avrà uno anche in prospettiva.
Le macchine Keurig (prodotte dalla stessa Green Mountain) non offrono al momento alcun prodotto per la categoria del caffè espresso e sono in molti a credere che su questo stia lavorando Lavazza. Almeno in teoria una cialda Lavazza per le macchine Keurig potrebbe diventare anche il punto di entrata nella catena Starbucks, che oggi offre l’espresso nei propri punti vendita ma senza un particolare marchio, e non ha avuto una genesi facile.
Green Mountain stringe accordo con Starbucks
C’è un interessante dato statistico, continua l’articolo: l’80% dei clienti di Starbucks non ha in casa una macchina da caffè istantaneo, e Keurig controlla l’80% del mercato americano con le sue macchine. Il segmento delle cialde monodose è peraltro quello in maggior crescita nel mercato mondiale del caffè e lo scorso anno Green Mountain ha venduto 2,9 miliardi di cialde da usare con la Keurig, il 75% in più dell’anno precedente.
L’accordo commerciale annunciato ieri prima dell’apertura dei mercati, ha fatto guadagnare il 40% alle azioni di Green Mountain in mattinata. Intanto la rivale di Starbucks, Peet’s Coffee & Tea, esclusa da quest’accordo, ha visto il titolo perdere ieri mattina il 13%.