BOLOGNA – Granarolo, azienda simbolo del latte italiano con un fatturato di 1,4 miliardi di euro, si impegna a sostenere la lotta contro lo spreco. La cooperativa con sede a Bologna ha deciso di valutare la sostituzione del latte fresco con un prodotto nuovo e pastorizzato caratterizzato da una data di scadenza di dieci giorni dall’apertura del cartone: quattro giorni in più rispetto al limite temporale stabilito dalla legge italiana.
Il prodotto non può essere definito fresco secondo i criteri vigenti, tuttavia ha una vita più lunga e risulta perfetto per le esigenze dei consumatori sempre più attenti al risparmio e all’evitare sprechi non necessari.
Una buona notizia anche per tutti gli utlizzatori professionali.
Granarolo contro lo spreco alimentare con il latte pastorizzato
Gianpiero Calzolari, presidente Granarolo, ha dichiarato all’Ansa: “In un’ottica di lotta allo spreco, l’azienda è impegnata da tempo in un processo virtuoso di allungamento della durata del nostro latte fresco di filiera, rispetto a quanto stabilito dalla legge italiana che impone un termine di sei giorni. Non potendo arrivare all’abrogazione della legge, che abbiamo tentato di ottenere, abbiamo immesso sul mercato un latte a 10 giorni da latte crudo di Alta Qualità che non si può chiamare fresco, ma che incontra un’esigenza del consumatore, avere un latte a più lunga vita per evitare lo spreco”.
Calzolari continua: “Si tratta di seguire una naturale evoluzione del mercato e dell’atteggiamento di consumatori sempre più attenti ad evitare gli sprechi, come fa anche la nostra azienda nell’ideazione di ogni prodotto o nell’identificazione di ogni nuovo processo. In quest’ottica, da mesi Granarolo lavora con processi verticali sulla sostenibilità, massimizzando l’impegno sul fronte della ricerca innovativa, dell’evoluzione agricolo allevatoriale, della logistica – conclude Calzolari – lo sviluppo di tali processi sarà al centro delle attività del nuovo Innovation Center che sorgerà a Bologna, a fianco del nostro stabilimento entro il 2024″.