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Global Compact Network Italia: a Veronica Rossi di Lavazza Group e Alessio Gori di Politecnica il premio SDG Pioneer Italy 2024

Veronica Rossi: “Sono grata e orgogliosa per questo riconoscimento. Essere pionieri della sostenibilità significa aver maturato un alto grado di consapevolezza della complessità di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile: una consapevolezza che ci fa credere sempre di più nella necessità di fare sistema, in cooperazione con tutti gli attori della filiera e in un dialogo e in una collaborazione progettuale continua con Istituzioni internazionali e locali, le associazioni e le ONG”

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MILANO – Veronica Rossi di Lavazza Group e Alessio Gori di Politecnica Ingegneria ed Architettura sono i pionieri italiani della sostenibilità in azienda per il 2024. Ad assegnare il riconoscimento è il Global Compact delle Nazioni Unite attraverso il round italiano del concorso SDG Pioneers. La competizione, giunta all’ottava edizione, ha l’obiettivo di individuare e premiare i business leader maggiormente impegnati nell’avanzamento dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 SDGs.

Veronica Rossi di Lavazza Group e Alessio Gori di Politecnica ricevono il premio SDG Pioneer Italy 2024

Veronica Rossi, sustainability senior manager di Lavazza Group, ha ottenuto il premio nella categoria “Large National and Multinational Organizations” per il suo ruolo centrale nella creazione e nello sviluppo del Dipartimento per la sostenibilità. Creato nel 2015 dall’azienda leader nel mercato globale del caffè, il Dipartimento ha portato al raggiungimento di importanti risultati nelle performance ESG e alla creazione di modelli di sostenibilità pioneristici.

Alessio Gori, ingegnere civile associato e project manager di Politecnica Ingegneria ed Architettura – una delle maggiori società italiane di progettazione integrata – è stato selezionato nella categoria “Small and Medium-Sized Enterprises” per il suo contributo nella realizzazione della nuova autostrada Coastal Highway in Belize. Inaugurata nel 2023, questa arteria stradale di 58 km non ha solo migliorato la viabilità, ma ha anche tutelato l’ambiente e salvaguardato le aree costiere e le foreste circostanti, grazie all’impiego di tecnologie e metodi costruttivi avanzati per la stabilizzazione del suolo.

Marco Frey, presidente dell’UN Global Compact Network Italia, ha dichiarato: “Nel difficile contesto attuale in cui imprese e individui si trovano a dover operare, il settore privato rappresenta un attore affidabile e competente in grado di rispondere alle sfide globali, migliorando il benessere dei lavoratori, promuovendo un modo di fare business più responsabile, inclusivo, prospero e sostenibile, rafforzando il clima di fiducia con le istituzioni pubbliche e la società civile”.

Frey aggiunge: “Per questo, a dieci anni circa dal 2015 – anno in cui le Nazioni Unite hanno lanciato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – il concorso SDG Pioneers assume un significato ancora più importante, perché premia e valorizza business leaders, attivi in aziende aderenti a UN Global Compact, che si sono contraddistinti per un impegno eccezionale in favore degli SDGs. In altre parole, gli SDG Pioneer sono donne e uomini d’azienda che stanno aprendo la strada al futuro che vogliamo”.

Daniela Bernacchi, executive director dell’UN Global Compact Network Italia, ha commentato: “Anche quest’anno il Network italiano dello UN Global Compact ha coordinato il round locale del concorso globale SDG Pioneers, per sottolineare ancora una volta come la visione e l’impegno dei leader aziendali sia un vero e proprio driver nella strada verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità”.

Bernacchi aggiunge: “In questo quadro, è importante valorizzare tanto il ruolo dei Big Player – che possono ispirare e coinvolgere attivamente e continuativamente gli attori più piccoli, anche operando secondo una logica di filiera nella promozione dello sviluppo sostenibile -, quanto il potenziale delle tante piccole e medie imprese italiane che, proprio per la loro numerosità e capillarità sul territorio, hanno un impatto notevole in questi termini. Ci auguriamo che questo riconoscimento possa ispirare le aziende e i loro ‘pioneri’ della sostenibilità a impegnarsi sempre di più nell’avanzamento dell’Agenda 2030 e nella creazione di una società più sostenibile, equa, inclusiva e prospera”.

“Sono grata e orgogliosa per questo riconoscimento” – ha dichiarato Veronica Rossi di Lavazza Group nell’accogliere il riconoscimento. “Essere pionieri della sostenibilità significa aver maturato un alto grado di consapevolezza della complessità di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile: una consapevolezza che ci fa credere sempre di più nella necessità di fare sistema, in cooperazione con tutti gli attori della filiera e in un dialogo e in una collaborazione progettuale continua con Istituzioni internazionali e locali, le associazioni e le ONG”.

“Ritengo che la vera frontiera della sostenibilità oggi non sia più legata all’innovazione tecnologica, ma la partecipazione attiva, per cui l’individuo ritorna, naturalmente, il fulcro da cui originare le giuste azioni di impresa” – ha commentato Alessio Gori di Politecnica ingegneria e architettura ricevendo il premio. “Per non fallire clamorosamente in questa sfida epocale, dobbiamo innescare una reazione a catena che solo il dialogo, il confronto e la collaborazione possono rendere possibile. Essere pionieri dello sviluppo sostenibile oggi significa condividere questa visione e concertare l’azione sia all’interno della propria azienda sia nella comunità scientifica e professionale, e lungo tutta la catena del valore”.

“La collaborazione tra il settore non profit e il mondo delle imprese è essenziale per la costruzione di un futuro più sostenibile ed equo” – ha spiegato Laura Iucci, head of unit private sector partnership Italy presso UNHCR e membro del Comitato Valutazione del premio. “Attraverso la loro collaborazione, imprese e settore non profit, mettono a fattor comune competenze e risorse per affrontare in maniera più efficiente le sfide della contemporaneità: l’inclusione sociale, la costruzione di società stabili, la gestione rispettosa delle risorse naturali, il cambiamento climatico. La collaborazione si configura come l’approccio più potente per generare il cambiamento positivo di cui il mondo ha bisogno”.

Veronica Rossi e Alessio Gori rappresenteranno l’Italia nella competizione globale per il titolo di “UN Global Compact SDG Pioneers 2024”. L’evento finale, con l’annuncio dei prossimi SDG Pioneer mondiali, si terrà il prossimo 24 settembre nel Leaders Summit di UN Global Compact a New York.

La scheda sintetica dell’UN Global Compact

Il Global Compact delle Nazioni Unite è un’iniziativa speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite che ha il mandato di guidare e sostenere la comunità imprenditoriale globale nel promuovere gli obiettivi e i valori delle Nazioni Unite attraverso pratiche aziendali responsabili. Con più di 20.000 aziende e oltre 3.500 firmatari non profit con sede in 167 paesi e 62 reti locali, l’UN Global Compact è la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.

Il Global Compact delle Nazioni Unite opera in Italia attraverso l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia), organizzazione costituitasi in Fondazione nel 2013 dopo dieci anni di attività come gruppo informale. Il Network italiano opera anzitutto per promuovere l’UN Global Compact ed i suoi Dieci Principi attraverso il dialogo istituzionale, la produzione di conoscenza e la diffusione di buone pratiche di sostenibilità. È, altresì, impegnato nell’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite per il 2030. Oltre 600 imprese e organizzazioni non profit italiane partecipano all’UN Global Compact.

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