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giovedì 21 Novembre 2024
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Gli storici caffè di Parigi a rischio chiusura: manca il personale

Stando ai dati pubblicati dall'Istituto nazionale francese di statistica e studi economici nel 2022, metà degli oltre 86.000 chef della capitale sono immigrati, il più delle volte provenienti da Bangladesh e Sri Lanka, e sono proprio loro la principale fonte di sostentazione del settore alberghiero e gastronomico del paese

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I tipici bar storici di Parigi café parisiens, i locali che fungevano da teatro nella creazione delle correnti artistiche e letterarie tra l’800 e il ‘900, sembrano essere a rischio chiusura. Nessuno vuole più dedicarsi ad una carriera considerata particolarmente faticosa, dove si lavora quasi sempre in piedi, ad alte temperature, di sera e nei weekend.

Anche fuori dall’Italia perciò il lavoro dell’ospitalità non è più attraente: la mancanza di personale sembra essere un problema comune a tutta l’industria. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Valeria Paglionico sul portale Fanpage.

La mancanza di personale nei caffè storici parigini

PARIGI – Quando si pensa a Parigi, vengono subito in mente i tradizionali café parisiens, i locali storici che tra l’800 e il ‘900 venivano frequentati dai più grandi artisti, pittori, poeti e intellettuali dell’epoca. Sebbene oggi siano semplicemente dei bar e non più dei veri e propri “centri culturali”, continuano a mantenere intatto il loro fascino, tanto da essere considerati tra i luoghi iconici da visitare assolutamente durante un viaggio nella ville lumière. La cosa che in pochi sanno, però, è che da qualche tempo a questa parte sembrano essere a rischio chiusura: ecco per quale motivo.

Fare visita a un caffè parigino è un’esperienza tipicamente francese, tanto che non può mancare quando si organizza un viaggio nella capitale. L’unico piccolo inconveniente? Al momento quasi tutti i locali storici sono gestiti da lavoratori immigrati, che il più delle volte prima di arrivare in Francia non conoscevano nulla della cucina o dei vini locali.

Stando ai dati pubblicati dall’Istituto nazionale francese di statistica e studi economici nel 2022, metà degli oltre 86.000 chef della capitale sono immigrati, il più delle volte provenienti da Bangladesh e Sri Lanka, e sono proprio loro la principale fonte di sostentazione del settore alberghiero e gastronomico del paese.

Il motivo per cui i francesi non vogliono lavorare più nei café parisiens? Si tratta di un’occupazione particolarmente faticosa, dove si lavora quasi sempre in piedi, ad alte temperature, di sera e nei weekend.

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