domenica 22 Dicembre 2024
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Gli olandesi sono i primi consumatori di caffè in Europa con 8,3 kg a testa, l’Italia si piazza al 7° posto

Roberto Giardina a Italia Oggi: "Gli italiani sono convinti di essere i primi consumatori al mondo, e che il loro espresso sia il migliore in assoluto, e si sbagliano. Non per andare controcorrente, ma il caffè tedesco è in genere migliore di quello che si beve in un bar italiano. Da noi i chicchi vengono tostati troppo, qualità e profumo si distruggono, e si può servire una qualità mediocre. Il caffè tedesco è ottimo, tostato poco, e profumato. Una tazza, che gli italiani giudicano acqua calda, contiene in realtà molta più caffeina. Se ne bevessi cinque tazze al giorno metterei il mio cuore in pericolo. E pro capite ne bevono più i tedeschi che noi, più i berlinesi che i napoletani"

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Il giornalista Roberto Giardina racconta alcune esperienze personali a tema caffè nei suoi viaggi a Berlino senza mancare di analizzare dei dati cardine sul chicco in Europa. Ad esempio, i maggiori consumatori di caffè nel vecchio continente sono gli olandesi con 8,3 chili a testa l’anno. Gli italiani invece sono al settimo posto con 4,5 chili a testa. Leggiamo di seguito le opinioni di Roberto Giardina pubblicate su Italia Oggi.

Il caffè in Europa

MILANO – Quando ero in viaggio per i paesi dell’Est, al tempo del muro, mi portavo un barattolo di caffè in polvere e usavo l’acqua calda del bagno. Una schifezza, un drogato si adatta in caso di necessità.

Quando ho cambiato Frau Doktor, perché la mia era andata in pensione, ho portato il mio dossier alla nuova dottoressa (preferisco le donne non perché sia un macho, ma al contrario dei colleghi quando ti visitano guardano te e non il computer).

Lei vide i miei dati, e mi chiese se prendevo pillole contro il colesterolo. Ha i valori di un ragazzo, commentò. No, ma non divoro ogni giorno cosciotti di maiale e würstel.

Fa bene, rispose, ma è solo fortunato, è merito della genetica. E che altro fa? Bevo caffè. Come? Era un’esperta, moka, e tre tazzine. Kein Problem, commentò, il caffè fa anche bene. Tre tazze, ma da drogato un poco mento: uso tazzine di ceramica sicula un po’ grandi, diciamo che tre valgono per cinque.

Bruxelles bandirà l’import di caffè se collegato alla deforestazione

Adesso arriva una notizia allarmante. I soliti burocrati di Bruxelles hanno ordinato alle ditte produttrici di garantire dal prossimo anno che i loro chicchi non arrivino da coltivazioni che fin dal 2020 non mettano in pericolo le foreste.

La Ue ha assicurato che non aumenteranno i prezzi dei generi alimentari, ma la Deutscher kaffeeverband, l’associazione dei produttori tedeschi, è pessimista. E con ragione. Si devastano le foreste alluvionali del Sud America, e tutte le leggi internazionali vengono eluse. Avverrà anche per il caffè, o il cacao, come ha già denunciato l’amico di penna (o di computer) James Hansen, su questo giornale.

Nei bar di Berlino una tazzina costa da 3,5 a 4 euro
Data la quantità che consumo, pur mentendo a Frau Doktor, potrò sopportare il rincaro, ma temo che per contenere i prezzi si baderà meno alla qualità. Al bar a Berlino, una tazza di caffè costa già 3,5 euro o 4.

Il caffè tedesco è migliore di quello italiano

Gli italiani sono convinti di essere i primi consumatori al mondo, e che il loro espresso sia il migliore in assoluto, e si sbagliano. Non per andare controcorrente, ma il caffè tedesco è in genere migliore di quello che si beve in un bar italiano. Da noi i chicchi vengono tostati troppo, qualità e profumo si distruggono, e si può servire una qualità mediocre.

Il caffè tedesco è ottimo, tostato poco, e profumato. Una tazza, che gli italiani giudicano acqua calda, contiene in realtà molta più caffeina. Se ne bevessi cinque tazze al giorno metterei il mio cuore in pericolo. E pro capite ne bevono più i tedeschi che noi, più i berlinesi che i napoletani.

L’Italia in Europa non sale nemmeno sul podio. Ci piazziamo, con 4,6 chili a testa, appena al settimo posto.

Al primo troviamo l’Olanda (8,3 chili a testa), seguita da Finlandia (7,8 chili), e da Svezia (7,6), poi la Norvegia (6,6), infine da Germania (5,2) e da Svizzera (4,8). Rassegniamoci, i nordici amano il caffè più di noi, e lo sanno preparare.

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