martedì 29 Ottobre 2024

Gli ingegneri del MIT producono idrogeno con caffeina, acqua di mare e una lattina di Coca-Cola: la scoperta

I ricercatori stanno sviluppando un piccolo reattore che potrebbe funzionare su una nave o un veicolo sottomarino. La nave ospiterebbe una fornitura di pellet di alluminio (riciclati da vecchie lattine di bibite e altri prodotti in alluminio), insieme a una piccola quantità di gallio-indio e caffeina. Questi ingredienti potrebbero essere periodicamente convogliati nel reattore, insieme a parte dell'acqua di mare circostante, per produrre idrogeno su richiesta. L'idrogeno potrebbe quindi alimentare un motore di bordo per spingere un motore o generare elettricità per la propulsione della nave

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MILANO – Gli ingegneri del MIT hanno scoperto che quando l’alluminio delle lattine di bibite viene esposto nella sua forma pura e mescolato con acqua di mare, la soluzione fa delle bolle e produce naturalmente idrogeno, un gas che può essere successivamente utilizzato per alimentare un motore o una cella a combustibile senza generare emissioni di carbonio. Inoltre, questa semplice reazione può essere accelerata aggiungendo uno stimolante comune: la caffeina. Leggiamo di seguito parte dell’articolo tradotto dallo spagnolo e pubblicato dal portale Lamezia in Strada.

In uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports Physical Science, i ricercatori dimostrano che possono produrre idrogeno lasciando cadere palline di alluminio pretrattato delle dimensioni di ciottoli in un bicchiere con acqua di mare filtrata.

CIMBALI M2

L’alluminio viene pretrattato con una lega di metalli rari che depura efficacemente l’alluminio fino a convertirlo in una forma pura che può reagire con l’acqua di mare per generare idrogeno. Gli ioni di sale dell’acqua di mare possono, a loro volta, attrarre e recuperare la lega, che può essere riutilizzata per generare più idrogeno, in un ciclo sostenibile.

Il team ha scoperto che questa reazione tra l’alluminio e l’acqua di mare produce gas idrogeno, anche se lentamente. Per puro caso, hanno aggiunto alla miscela alcuni fondi di caffè e hanno scoperto, con loro sorpresa, che la reazione si accelerava.

La caffeina accelera la produzione

Alla fine, il team ha scoperto che una bassa concentrazione di imidazolo, un ingrediente attivo della caffeina, è sufficiente per accelerare significativamente la reazione, producendo la stessa quantità di idrogeno in soli cinque minuti, rispetto a due ore senza lo stimolante aggiunto.

I ricercatori stanno sviluppando un piccolo reattore che potrebbe funzionare su una nave o un veicolo sottomarino. La nave ospiterebbe una fornitura di pellet di alluminio (riciclati da vecchie lattine di bibite e altri prodotti in alluminio), insieme a una piccola quantità di gallio-indio e caffeina. Questi ingredienti potrebbero essere periodicamente convogliati nel reattore, insieme a parte dell’acqua di mare circostante, per produrre idrogeno su richiesta. L’idrogeno potrebbe quindi alimentare un motore di bordo per spingere un motore o generare elettricità per la propulsione della nave.

Per leggere l’articolo completo in lingua spagnola basta cliccare qui. 

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