MILANO – Attenzione agli energy drink, alcune bibite possono essere estremamente pericolose per bambini e adolescenti, a tal punto che il loro consumo andrebbe rigidamente regolamentato e limitato come per l’alcool, il tabacco e i farmaci con ricetta. Il monito viene da uno studio medico pubblicato sulla rivista Pediatrics e ripreso con grande clamore in Gran Bretagna dal quotidiano Daily Mail.
Il pericolo degli energy drink
Alcuni dei prodotti per dare energia, sostiene la ricerca, che è firmata da illustri scienziati, hanno un contenuto di caffeina elevatissimo, quattro o cinque volte più forte delle più comuni bevande gassate. Sotto accusa tra l’altro una nota bevanda molto venduta e pubblicizzata anche in Italia con lo slogan “ti mette le ali”.
Tra le conseguenze negative causate dalla dose massiccia di caffeina, sostengono i ricercatori, figurano palpitazioni cardiache, attacchi epilettici, infarti e addirittura morte improvvisa.
In particolare sarebbero ad alto rischio i soggetti affetti da diabete o disturbi comportamentali. “Noi scoraggiamo l’uso di queste bevande da parte di bambini e ragazzi”, afferma il pediatra Stephen Lipshultz dell’istituto di medicina dell’Università di Miami, autore dello studio. Le bevande energetiche, spiega, non hanno effetti terapeutici, e molti ingredienti sono sottostudiati e non regolati.
La replica dei produttori
Non ci stanno naturalmente i produttori di tali bibite, secondo cui la ricerca “non fa altro che perpetuare la cattiva informazione sugli energy drink e gli ingredienti che li compongono”. Così si è pronunciata Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta, tutela e assiste le imprese italiane produttrici di bevande analcoliche.
In Italia, ricorda Assobibe, la quantità di caffeina presente nella maggior parte degli energy drink confezionati in lattina da 250ml in commercio ”è simile a quella presente in una tazzina di caffè”. Su tutti gli energy drink in commercio in Italia inoltre, in conformità alla legislazione europea vigente – aggiunge l’associazione – “è riportata in etichetta la quantità di caffeina contenuta ed è presente una chiara indicazione ‘tenore elevato di caffeina’ ”.
Assobibe ricorda che “la stessa Food and drug administration, l’organismo Usa che controlla cibi e farmaci, ha concluso che non esistono prove che l’uso di caffeina nelle bevande abbia effetti negativi sulla salute, e più di 140 Paesi ne consentono l’uso a differenti concentrazioni, nelle bibite” e conclude però ricordando che “come per il caffè, le bevande contenenti caffeina non sono consigliate a persone particolarmente sensibili, tra le quali i bambini”.