NAPOLI – Da manager a esperto di tè tra rocce, pagode e coltivazioni inaccessibili. Gli scatti del viaggio in Cina di Giuseppe Musella, napoletano e primo europeo a conseguire una certificazione di tea-taster dalla compagnia Wuyistar (una delle principali factory di tè) riconosciuta dal governo cinese, raccontano il piacere dell’attesa, un abbandono ai ritmi della natura.
“Ho cambiato vita per passione, prima ero direttore creativo della mia società ma l’ho chiusa per dedicarmi al tè” racconta Giuseppe che ora si trova nel Fujien. Partito il 16 ottobre alla volta dell’Oriente, tornerà a Napoli il 4 novembre. L’obiettivo è conoscere i segreti degli yan cha, i tè di roccia prodotti nel Wuyishan, zona che è patrimonio mondiale Unesco. ”
“Qui le coltivazioni sono inaccessibili, i contadini devono arrampicarsi per il raccolto. I tè di roccia sono tra i più importanti del paese sia dal punto di vista storico che organolettico. Unici nel loro genere, risentono dell’alta presenza di minerali nelle rocce. Il più famoso è il da hong pao”.
Tradizioni, cultura, storia. Nelle foto si vede gente che aspetta il raccolto e mani che lavorano. “E’ un mondo perso nei secoli, in cui domina l’attesa – riprende il 40enne – i contadini aspettano che la pianta sia pronta, la pioggia e qualche volta anche la luna. Poi via, inizia il lavoro e il raccolto è una festa perchè rappresenta il guadagno di un anno di fatica”.
In uno scatto c’è anche quel titolo di studio conquistato con impegno, “per la prima volta in vita mia sono stato il primo della classe”. E che in Cina offrirebbe tante opportunità: “Porterò questa tradizione millenaria con me a Napoli”.
La passione di Giuseppe è esplosa nel 2009, quando ha aperto con sua moglie Antonella due teashop al centro storico, in via San Biagio dei librai e in via Massimo Stanzione.
Sono cominciati così i viaggi in Oriente: nello Yunnan, che letteralmente significa “A sud delle nuvole”, per un approfondimento sulla varietà Puerh; e nello Zhejiang per scoprire le proprietà del lonjing, il tè verde più famoso al mondo.
Giuseppe Musella: “Io sono dell’anno del drago, 1976”
Lontano da casa, la vita si racconta in poche righe: “Penso a tutte le difficoltà che abbiamo superato e stiamo ancora superando. Penso alla mia famiglia, a tutti quelli che ci hanno aiutato e a tutti gli errori fatti. Ecco. Mi vedo ora, lontano almeno un universo da casa, con una gaiwan in mano mentre studio per prendere una certificazione di teatasting. Sono felice e soprattutto sono sulla mia strada. E pochi sanno quanto è, è stata e sarà dura. Ma io sono dell’anno del drago, 1976”.
