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martedì 05 Novembre 2024
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“Gira e rigira”, il calice che rivoluziona la degustazione. Anche del caffè

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MILANO – Vetrerie di Empoli, l’azienda famosa nel mondo per i suoi vetri pregiati di fattura artigianale, con negozio a Milano in via Montenapoleone 22, presenta una novità assoluta: il calice “Gira e rigira”.

“Gira e rigira” è un calice da degustazione che rivoluziona il modo di analizzare e valutare il vino.

Quel movimento particolare che si fa quando il vino viene versato nel bicchiere, muovendo delicatamente la mano per analizzarlo, viene aggiornato e superato da questo brevetto del proprietario di Vetrerie di Empoli Franco Parentini, ideatore di questo calice unico.

Un piccolo perno “mimetizzato” con il cristallo, oppure volutamente visibile in metallo dorato, all’apice dello stelo e alla base del calice permette, con una lieve carezza del pollice al globo, di farlo ruotare delicatamente, imprimendo un movimento morbido al vino.

La rotazione consente di affinare la valutazione degli aspetti visivi (limpidezza, colore e consistenza), delle note olfattive (complessità e gradevolezza) e delle sensazioni gustative (note gliceriche, acidi, Sali e tannini) del vino.

‘Gira e rigira’ non è chiaramente consono all’espresso, ma è utilizzabile per l’assaggio di caffè lunghi, da meditazione. Ci riferiamo, in particolare, agli infusi preparati con Chemex o V60. A patto che la temperatura del liquido non superi i 60°.

“E’ un’idea semplice -dice Franco Parentini- e riguarda la consuetudine che abbiamo noi italiani con il vino e con i gesti connessi al berlo, che non sono di tutti: dal sentirne l’odore al farlo ruotare nel bicchiere.

‘Gira e rigira’ consente, conversando a tavola, di far decantare il vino con un movimento elegante, naturale, senza più alcun imbarazzo o sensazione di inadeguatezza”.

Presentato agli addetti ai lavori a Parigi, a “Maison et Objets” e a Milano, al “Salone del Mobile”, “Gira e rigira” viene finalmente svelato alla stampa, con la sua comunicazione, curata da Oliviero Toscani.

“E’ un oggetto di design bello -dice Toscani- ma quel che più conta è utile. Il design necessario è oggi un concetto rivoluzionario, in un mondo di forme astruse per utensili che si giustificano per le firme di chi li disegna ma che servono a poco. Qui si coniuga un’idea geniale con una eccellente abilità artigianale e il connubio è di grande efficacia”.

Vetrerie Di Empoli nasce a Empoli, in Toscana, nel 1938. Inizialmente si dedica alla produzione del caratteristico vetro verde, per evolvere poi negli anni verso prodotti sempre più sofisticati.

La famiglia Parentini, proprietaria delle Vetrerie, gestisce il negozio di via Montenapoleone 22 a Milano, punto di riferimento internazionale per gli amanti dell’arte della tavola.

Oggi Vetrerie di Empoli si è affermata nel segmento “lusso” grazie alla ricercatezza delle sue collezioni altamente artigianali, classiche o dal design contemporaneo.

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