MILANO – Giovanni Ferrero è entrato nella top ten dei miliardari europei stilata come è tradizione dalla rivista Forbes, detta la Bibbia dei miliardari. All’argomento, a chi è il re della Nutella che scrive romanzi il Corriere della Sera ha dedicato un articolo interessante a firma di Diana Cavalcoli. Ve ne proponiamo i passaggi salienti che ben inquadrano il personaggio.
La ricchezza dei miliardari europei è aumentata fino a toccare i 3 trilioni di dollari. A fare i conti è Forbes, la «Bibbia» dei miliardari,che ha pubblicato la lista dei paperoni del Vecchio Continente sottolineando come i più ricchi del mondo siano rimasti ampiamente al riparo dai danni finanziari causati dalla pandemia. Anzi il loro numero è aumentato.
Nell’elenco rientrano 628 miliardari europei, in crescita rispetto ai 511 dell’anno precedente.
Nel complesso la categoria è più ricca di 1 trilione di dollari rispetto a un anno fa. In altre parole per i super ricchi l’anno della pandemia è stato redditizio.
Nella top ten dei più ricchi d’Europa (al settimo posto) spicca anche un italiano, Giovanni Ferrero, Ceo dell’azienda omonima, colosso dei dolci e della cioccolata: una fortuna nata grazie alla celebre crema di nocciole, l’universalmente nota Nutella, inventata dal nonno Pietro, pasticciere di Alba (Cuneo), dove l’azienda conserva ancora la sua sede storica e il primo stabilimento.
Ma vediamo la classifica in dettaglio
I record di Arnault (lusso) e Amancio Ortega (Zara)
Sul podio al primo posto troviamo il magnate francese dei beni di lusso Bernard Arnault che a livello globale è terzo. La sua fortuna vale 150 miliardi di dollari ed è quasi raddoppiata nel corso del 2020 come risultato dell’apprezzamento delle azioni LVMH. Segue il magnate spagnolo della moda veloce Amancio Ortega con un patrimonio stimato di 77 miliardi di dollari.Il patron di Zara ha guadagnato ‘solo’ 20 miliardi di dollari nel 2020 ma abbastanza per strappare il secondo posto. Sull’ultimo gradino del podio europeo troviamo Francoise Bettencourt Meyers, la nipote del fondatore di L’Oreal nonché donna più ricca del pianeta. La sua fortuna vale 73,6 miliardi.
Giovanni Ferrero nella top ten
Tra i super-ricchi, come detto, c’è anche un italiano. Al settimo posto della classifica troviamo Giovanni Ferrero con un patrimonio di 35, 1 miliardi. Nato a Farigliano, in provincia di Cuneo, nel 1964, il «Re della Nutella» — come spesso viene soprannominato — è il secondogenito di Maria Franca Fissolo e dell’industriale Michele Ferrero.
Scomparso il fratello Pietro durante un allenamento in bicicletta in Sus Africa, nel 2011 assume il ruolo di amministratore delegato unico della Ferrero Spa contribuendo alla crescita record dell’azienda.
Imprenditore molto riservato, il Wall Street Journal l’ha definito il “più introverso” dei fratelli Ferrero. Giovanni Ferrero ha due figli e ha studiato marketing negli Stati Uniti e si è laureato in Scienze dell’alimentazione.
La grande passione per la scrittura di Giovanni Ferrero
L’imprenditore vanta anche una grande passione per la scrittura, tanto da aver pubblicato alcuni libri con Mondadori e Rizzoli. Ha pubblicato, per Mondadori, i romanzi Stelle di tenebra (1999), Il giardino di Adamo (2003) e Il camaleonte (2005) e, per Rizzoli, Campo Paradiso (2007) e Il canto delle farfalle (2010).
L’ultimo lavoro è «Il cacciatore di Luce», (Rizzoli, 2016), una storia ambientata in Africa, che vede come protagonista l’artista Ernest Hamilton (non a caso le stesse iniziali del primio Nobel per la letteratura, Ernest Hemingway). L’Ernest di Ferrero si muove sui sentieri d’Africa con l’amica Serena (fiorista) e finisce a Cape Town, suggestiva «città di passaggio», sulle tracce di un serial killer.
Così dal cacao e dalle nocciole nasce la Nutella
La storia della Nutella nasce dall’intuizione del pasticciere Pietro Ferrero. Siamo negli anni del secondo dopoguerra, precisamente nel 1946: nel suo negozio-laboratorio di Torino e nella sua città natale, Alba (in provincia di Cuneo), Pietro comincia a preparare una pasta di nocciola, vista la scarsità di materia prima per i dolci (il cacao in quegli anni di ristrettezze era merce rara) e le tasse elevate sul cioccolato «bene di lusso» e sull’importazione di semi di cacao.
Pietro prepara panetti di crema di nocciola, il Giandujot, a base di nocciole delle Langhe, ovvero «di casa», con l’intento di fornire una base per la merenda dei bambini, da tagliare a fette e mangiare tra due fette di pane. Poi la «Pasta Giandujot» diventa la «SuperCrema».
E nel 1964, finalmente, nasce la Nutella, ancora più cremosa e destinata a un successo globale. Il nome deriva dal sostantivo nut, che in inglese significa appunto «nocciola».
Il successo di Giovanni Ferrero
Sotto la guida da creativo di Giovanni Ferrero, il gruppo di famiglia ha continuato la sua corsa verso il successo: la società ha chiuso il 2020 con un fatturato consolidato di 12,3 miliardi di euro.Un risultato che si lega a i ricavi del gruppo Ferrero macinati grazie a marchi famosi in tutto il mondo come Nutella, Ferrero Rocher e Kinder.
In Italia il nome Ferrero è associato da tempo a un sistema di welfare avanzato che dà molta importanza ai lavoratori. Per fare un esempio, nel 2020 il gruppo ha fissato un premio di produzione da 2.100 euro per i 6 mila dipendenti italiani.
I nuovi «billionaires»
Entrano nella classifica di Forbes anche 80 nuovi miliardari europei, tra cui il ceo del gruppo editoriale tedesco Axel Springer, Mathias Doepfner, e lo svizzero Guillaume Pousaz, fondatore di Checkout.com, la cui partecipazione nella società privata di pagamenti e-commerce vale circa 9 miliardi di dollari.
Rientrano anche alcuni paperoni scalzati dalla classifica l’anno scorso. È il caso del fondatore di easyJet, il greco Stelios Haji-Ioannou e i tre fratelli tedeschi che hanno fondato l’incubatore di startup Rocket Internet, Oliver, Marc e Alexander Samwer.