MILANO – In occasione della giornata delle donne che ha assunto un ruolo sempre più rilevante negli anni, Giovanna De Vecchi – Amministratrice della DVG De Vecchi – ha voluto condividere la sua esperienza, iniziata circa 33 anni fa, nell’azienda di famiglia. Il quadro restituito parla di un cambiamento del mercato, delle strategie e delle figure manageriali: da un passato in cui erano poche le donne che ricoprivano ruoli apicali, allo sviluppo di diversi programmi inclusivi avviati dalle stesse aziende.
Quando è avvenuto il passaggio di testimone, Giovanna De Vecchi si è trovata a capo di un’azienda produttrice di componenti per le macchina da caffè, messa di fronte al mondo del service all’epoca prettamente di stampo maschile lungo tutta la linea della distribuzione.
Giovanna De Vecchi racconta: “Il mio, un percorso bello ma doppiamente faticoso”
“Con il duro lavoro e la credibilità acquisita negli anni, sono riuscita a farmi percepire come imprenditrice a tutti gli effetti. La figura femminile nel mio campo specifico inizialmente non è stata considerata particolarmente performante. In un settore prevalentemente maschile e meccanico, la figura femminile veniva concepito come maggiormente legata all’area amministrativa che commerciale.
Con il tempo sempre più donne hanno assunto ruoli dirigenziali. C’è stato un cambio quindi molto positivo, legato all’integrazione delle competenze.
Nella nostra azienda abbiamo una quota rosa importante anche per le figure chiave che portano ad una diversificazione delle competenze e all’ottimizzazione delle performance, oltre che ad un nuovo approccio al mercato.
Siamo un’azienda con tante donne e da questo punto di vista il nostro atteggiamento è libero da preconcetti, da sempre, in tutti i contesti. Le donne dimostrano di essere in grado di eccellere in qualsiasi ruolo e la loro presenza insieme a quella degli uomini, è decisamente arricchente.
Tra donne poi si possono creare ottime sinergie, ma è importante avere chiari i propri obiettivi e perseguirli con intelligenza, nella reciproca comprensione.
Il coinvolgimento delle donne in questo settore deve esser sempre più forte, perché per la loro trasversalità porta innovazione e creatività anche nel campo della comunicazione . Penso che l’unione delle caratteristiche maschili e femminili, se ben equilibrate posso portare veramente a un miglioramento della performance aziendale e ad affrontare le sfide del mercato in un modo più efficace. “
Vita professionale e vita privata: come trovare un equilibrio in un ruolo apicale?
“Ho dedicato tanto di me all’azienda, rinunciando in parte a qualcosa. Credo che se fossi stata un uomo, il percorso sarebbe stato meno faticoso, considerando che spesso mi sono trovata ad interagire in un ambiente prevalentemente maschile. Molte persone ancora mi ricordano per tutte le domande che ponevo e per il mio interesse nel comprendere ogni minimo dettaglio. La mia è stata in parte una auto formazione. In questo senso curiosità e passione sono stati e sono elementi importanti e propulsivi .
Lavoro al fianco di mio marito (Mario Conti CEO di DVG DE VECCHI SRL)e seppur ciascuno con le proprie caratteristiche molto diverse ho potuto trovare un ottimo equilibrio che ci consente di sostenerci reciprocamente, mitigando alcuni aspetti del carattere dell’uno dell’altra.
Ci compensiamo innanzitutto caratterialmente e poi per il nostro vissuto nell’azienda: Mario, approdando in azienda nel 2004, ha dato un grosso impulso tecnico/commerciale con una importante visione di sviluppo, mentre io vivo l’azienda più visceralmente. Questo è un esempio pratico di come le diverse competenze e caratteristiche possano trovare armonia ed essere una buona base per sviluppare il business.”
Da una realtà di sei persone a 50 dipendenti, Giovanna De Vecchi si è impegnata fortemente per farsi riconoscere.
“Da una situazione iniziale con solo sei persone, abbiamo visto crescere la nostra azienda fino a raggiungere i 50 dipendenti, un traguardo che ha richiesto un impegno costante da parte di tutti . Le dinamiche commerciali si sono evolute nel tempo, portando come miglior risultato un parco clienti che ora si identificano pienamente con il brand DVG De Vecchi.
Un concetto fondamentale resta quello di muoversi insieme: questa è la vera parità di genere. Soltanto lavorando equamente compatti, si può crescere sul mercato. L’inclusione e la condivisione sono fondamentali, come le partnership.
Valuto la persona, non il genere.
Nel mio segmento specifico della filiera stretta ancora non siamo in tante e siamo talmente frammentate a livello di soluzioni e di componenti, che non c’è una reale condivisione. Nel caffè più in generale si è vista una forza propulsiva delle donne con ruoli importanti, contribuendo ad elevare il tema a livello internazionale. Ed è il frutto anche di passaggi generazionali e di scelte accurate di management.
Vedo molte donne, anche interessate alla contaminazione con altri settori.; d’altra parte Il caffè è evocativo e sempre lo sarà. Noi come DVG siamo orgogliosi di contribuire attivamente all’ottimo risultato in tazza!”.