domenica 22 Dicembre 2024
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Giovani e lavoro in Europa: da Nestlè 115mila opportunità, 6.500 in Italia

I risultati dell'iniziativa della multinazionale che dal 2014 è impegnata a creare nuovi spazi di formazione. Con "Alliance for YOUth" in campo altre 200 aziende partner del colosso alimentare svizzero

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A due anni dal lancio di “Alliance for Youth” si tirano per la prima volta le somme.

I risultati dell’inizativa curata e presentata da Nestlè sono sorprendenti visto che questo è il primo caso del genere in Europa, un focus interamente mirato all’occupazione giovanile per mano di un’azienda privata.

Un progetto che si propone di incoraggiare, rafforzare e sviluppare le possibilità d’impiego dei giovani del Vecchio Continente. In totale sono 115mila le opportunità di lavoro offerte ai giovani under 30, rispetto ad un obiettivo iniziale di 100mila in due anni.

I pilastri dell’iniziativa europea per l’occupazione vanno dall’assunzione di almeno 10mila giovani – ne sono stati assunti il doppio – al di sotto dei 30 anni in tutte le varie funzioni del gruppo Nestlé (produzione, amministrazione, vendite, marketing, finanza, progettazione, ricerca e sviluppo); all’apertura di 10mila posizioni – 12mila il risultato – di stage e tirocinio per ragazzi e ragazze under 30, contribuendo così a migliorare le competenze e a rafforzare il loro profilo professionale.

Inoltre, per avvicinare la scuola al mondo del lavoro, è previsto all’interno del progetto un programma di preparazione (Readiness for Work), che include orientamento professionale, workshop dedicati alla stesura del CV e preparazione al colloquio di lavoro presso scuole, istituti di formazione e strutture Nestlé.

In questo caso, oltre alle attività previste, l’azienda ha sperimentato l’avvio di collaborazioni con le scuole per l’istituzione di tirocini formativi, oltre che in Italia, anche in Bulgaria, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Polonia.

Con “Alliance for YOUth” è stata creata una vera e propria “alleanza per i giovani”, stretta tra Nestlé e i partner commerciali in tutta Europa, pronti a entrare in gioco a favore dell’occupazione sotto i 30 anni.

I risultati sono molto incoraggianti: le oltre 200 aziende partecipanti all’iniziativa “Alliance for YOUth” in 23 Paesi europei hanno offerto oltre 115mila posizioni lavorative e di stage, creato 620 collaborazioni fra imprese e istituzioni scolastiche, università e organizzato 10mila workshop per preparare giovani laureati a colloqui di lavoro e aiutarli ad entrare nel mercato del lavoro.

Nel nostro Paese, in particolare, l’invito a creare nuove opportunità e crescita professionale per i giovani, è stato accolto da 14 aziende multinazionali e piccole o medie imprese presenti in Italia: Accenture, Arti Grafiche Reggiane & LAI, BNP Paribas, CHEP, DHL Supply Chain, Dimension Data, DS Smith, FM Italia, Gi Group, Inalca, Nielsen, Praesidium, Publicis, Sit Group.

Parla Leo Wencel, capo Mercato Gruppo Nestlé in Italia

“Oggi è un giorno importante per noi: una tappa fondamentale per il progetto Nestlé Needs YOUth e per uno dei suoi pilastri: Alliance for YOUth – spiega Leo Wencel, capo Mercato Gruppo Nestlé in Italia – un progetto importante che è simbolo dell’impegno nel creare valore condiviso e rispondere in maniera concreta a uno dei problemi più preoccupanti della nostra società. Siamo stati i primi in Europa a dare vita a un’iniziativa così articolata per garantire ai giovani coinvolti un’opportunità di valore e siamo orgogliosi di aver dato anche in Italia un contributo fondamentale.”

“Questa esperienza ci insegna che quando soggetti anche molto diversi si riconoscono in un obiettivo comune i risultati sono di rilievo. Le aziende private devono giocare un ruolo attivo a favorire dell’occupazione giovanile – aggiunge Giacomo Piantoni, direttore Risorse Umane del Gruppo Nestlé in Italia – e ancor di più lavorare per innescare un meccanismo partecipativo ulteriore, volto a collaborare con le Istituzioni e il mondo della formazione. Ciò permette ai giovani un più rapido ed efficace inserimento nel mondo del lavoro e nelle aziende – continua Piantoni – dove spesso costituiscono il motore di quell’innovazione senza la quale non si può più pensare di fare impresa e vincere con successo le sfide future”.

Per il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, infine, “i risultati positivi ottenuti confermano che la collaborazione fra imprese e Istituzioni è una modalità efficace per contrastare fenomeni complessi come quello della disoccupazione giovanile”.

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