MILANO – Ci siamo distratti, ma venerdì 13 marzo si è celebrata la Giornata internazionale del sonno, un’attività molto amata da tutti e che spesso erroneamente si pensa sia scacciata dalla caffeina. In realtà, non è così: già la scienza ha dimostrato che il caffè non scaccia via la sonnolenza, ma più che altro mantiene attivi. A questo fatto, aggiungiamo anche che il caffè preso prima di una dormita, può addirittura aiutare. Scopriamo com’è possibile dal sito caffeblabla.it.
Giornata internazionale del sonno armati di tazzina
Caffè e pisolino, perché no? Con il conforto della scienza, l’abbinata può essere vincente. La notizia è più che mai buona in questo periodo (tra l’altro oggi si celebra la Giornata internazionale del sonno), in cui le misure per il contenimento del coronavirus rendono per molti di noi il pisolino una possibilità veramente realizzabile. Tanto, si può lavorare e fare altro diluendo gli orari durante tutta la giornata!
Pennichella di 20 minuti
Come dicevamo, nulla osta a concedersi i due piaceri, caffè e pennichella, in sequenza, a patto però che la seconda duri una ventina di minuti. Come dimostrato da uno studio giapponese, infatti, 20 minuti è il tempo necessario affinché la caffeina attraversi il tratto digerente e sia disponibile nel sangue. Ecco perché, al risveglio, chi aveva bevuto il caffè sarà più attento, concentrato e con una memoria migliore rispetto a chi si è assopito senza assumere la bevanda. Insomma, il caffè è sempre una buona idea!