di Giulia Polito
MILANO – Fare di un prodotto locale un’occasione di inclusione sociale e un impulso per lo sviluppo economico delle comunità contadine. Nasce così il progetto di Edegel, controllata peruviana del gruppo Enel, legato al caffè Curibamba, presentato ad Expo in occasione della Giornata Mondiale del Caffè all’interno del padiglione della multinazionale dell’energia.

Edegel si sta occupando della progettazione di un impianto idroelettrico da 200 MW, ancora in fase di valutazione, nei bacini dei fiumi Coman, Uchubamba e Tulumayo.

Nell’ambito di questo intervento, è stato promosso il progetto Caffè Curibamba, nato nel 2012 allo scopo di coinvolgere le popolazioni locali con cui condividere un percorso di crescita sostenibile.

«Il nostro approccio come multinazionale – ha spiegato Maria Cristina Papetti, Head of Sustainability Projects and Practice Sharing di Enel – è di affrontare il territorio che ci ospita costruendo una rete di relazioni di lungo periodo con le comunità locali, cercando di creare un valore condiviso».

L’impegno dichiarato di Enel è di «portare l’energia elettrica dove non c’è». Sono state realizzate così alcune opere infrastrutturali, come l’ammodernamento della rete viaria, la creazione di strutture sanitarie e di scuole. E si è deciso di valorizzare la maggiore vocazione del territorio, quella agricola, puntando sulla coltivazione del caffè.

«La filiera del caffè non è semplice. – ha affermato Papetti – Il Perù è un terreno molto fertile, ma gli agricoltori non riuscivano a vivere di coltivazione perché lavoravano in maniera molto artigianale».

Insieme alla comunità locale è stato quindi studiato un progetto di auto sostentamento. Il punto di partenza è stata la formazione dei contadini, l’insegnamento delle tecniche di produzione e monitoraggio e la fornitura di macchinari innovativi per aumentare il valore del prodotto.

Un sostegno pari a circa il 60 per cento dei costi dell’attività, erogato non in denaro ma in servizi per migliorare la produzione.

«Come Enel abbiamo così contribuito a implementare una nuova filiera per consentire alla famiglie di vivere». Le famiglie di contadini coinvolti nel progetto sono 150.

Partner importante del progetto è anche David Torres Bisetti, esperto di caffè della torrefazione Bisetti.

«Nel nostro Paese la cultura del caffè è nata recentemente – ha affermato – ed è in questo contesto che si inserisce il progetto di Edegel».

Bisetti si occupa della distribuzione e della trasformazione del caffè Curibamba, «un ruolo importante perché dal tipo di trasformazione e di tostatura delle bacche dipende la qualità del caffè che viene immesso sul mercato». «Come Bisetti – ha concluso – abbiamo portato l’analisi sensoriale sul territorio, insegnando ai produttori stessi a selezionare il caffè».

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