mercoledì 30 Ottobre 2024

I NOSTRI LUTTI – Quando ti lascia un amico. Parliamo di Giorgio Talso

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TRIESTE – Quando ti lascia un amico la morte, il trapasso, prendono il cuore, gli occhi … le lacrime. Giorgio Talso lo era di sicuro.

Giorgio Talso: un compagno di strada che capì sùbito

Pochissimi giorni dopo la nascita, 12 anni or sono, aveva richiamato nel senso letterale Comunicaffè. Ci aveva invitato nel suo ufficio. Voleva conoscere personalmente chi aveva cominciato ad occuparsi del mondo del caffè in un modo che gli piaceva.

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Ma voleva anche mettere in chiaro quali erano gli errori già commessi da chi conosceva poco la materia. Gli uomini, le storie del caffè. Ci volle subito suggerire quali erano le notizie da non dare. Ma non era un intervento censorio il suo. Anzi: ci saremmo comunque arrivati anche noi, ma con anni di ritardo.

Giorgio Talso ci tese la mano e ci fece fare un balzo in avanti.

Perché quegli incontri nel suo ufficio non furono pochi. E tantissime le telefonate. Sempre generoso, preciso, ironico. Si sentiva che l’informazione era nelle sue corde, come lo era il suo caffè, la sua vita, 37 anni da Presidente e amministratore delegato Arc.

Talso si fidava di Comunicaffè. Al punto che,  per due volte, autorizzò, anzi propose, caldeggiò, la pubblicazione a puntate delle prime due edizioni.- L’editore era lui, le Aziende Riunite Caffè – del Libro sul Caffè scritte e riviste da Gianluigi Nora. Allora responsabile del laboratorio Qualità delle aziende Riunite Caffè.

Giorgio Talso è stato un punto di riferimento importantissimo per Comunicaffè.

Ci si vedeva e sentiva spesso. L’ultima volta a Milano, in Fiera. Un incontro lungo, denso di suggerimenti, proposte condite da tanta ironia, da cento battute spiazzanti. Non erano facili gli incontri con Giorgio Talso, ma lo spessore del personaggio li rendeva imperdibili.

Aveva mille impegni e tra i tanti problemi quello della salute malconcia. Eppure Talso non si dimenticava mai di Comunicaffè. L’ultimo suo regalo una cartella di fogli su come avremmo potuto valorizzare la pubblicazione delle Borse del Caffè. Con le quotazioni vere di alcuni tipi di caffè.

L’ultimo incontro sulla porta del suo ufficio di cristallo. Aveva il capo chino su alcuni documenti. Non osavamo entrare. Lui allargò le braccia, sorrise come sempre e allungò una mano.

Ci mancherà, sempre.

Che la terra ti sia leggera, Giorgio.

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