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sabato 02 Novembre 2024
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Gingerino: l’aperitivo del Triveneto colpisce il 45% dei consumatori in qualità di cibo e drink

Tra i drink più emblematici regna sovrano lo Spritz, nelle sue diverse declinazioni: se in Friuli si predilige lo Spritz Bianco – a base di vino bianco, seltz e soda – in Trentino spicca l’Hugo mentre in gran parte del veneto la versione classica dello Spirtz continua a rappresentare un must. Non solo, un’ulteriore versione è il Cocktail Biciclèta, con prosecco e Gingerino, a cui i veneti sono particolarmente legati date le origini dello stesso bitter a Recoaro Terme, in provincia di Vicenza

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VENEZIA – Il Triveneto è un territorio ricco di storia, fascino, cultura e tradizioni, anche nel mondo dell’aperitivo. Da Lignano Riviera a Jesolo, da Portogruaro a Trento fino a Caorle l’aperitivo del Triveneto è un must conosciuto in tutta Italia. Per questo, Gingerino lo celebra attraverso una serie di iniziative nelle località più iconiche del Veneto, Friuli e Trentino divenendo l’ambasciatore di questo stile di vita.

Vissuto in più momenti della giornata, l’aperitivo in Triveneto colpisce per l’atmosfera accogliente e rilassata (37%), la qualità del buon cibo e del buon bere (45%) ma soprattutto la convivialità e l’anima calorosa delle persone (48%)

È quanto emerge da uno studio promosso da Gingerino – storico aperitivo del Triveneto – condotto con metodologia SWOA (Social Web Opinion Analysis) su 500 italiani attraverso un monitoraggio dei principali social network, forum, blog e community lifestyle internazionali.

Gingerino ha indagato il mondo dell’aperitivo triveneto, studiandone i valori e le caratteristiche principali, le usanze e le tendenze fino alle espressioni tipiche di questo momento come “goto” o “ombra” per indicare un bicchiere di vino, e “cicchetto” per identificare invece gli appetizer.  Un linguaggio che riflette appieno lo spirito delle persone di questo territorio: un attaccamento forte alle radici e alle tradizioni ma anche la voglia di innovare, accompagnata sempre da un senso di ospitalità e genuinità.

Ed è proprio la forte personalità triveneta (48%), oltre ai sapori di qualità (45%), la leggerezza dell’atmosfera (37%) e la bellezza dei borghi e centri storici (35%), a rendere il momento dell’aperitivo molto più del semplice consumo di un drink.

Ma cosa si consuma durante l’aperitivo in Triveneto?

Oltre che per la già menzionata convivialità delle persone, l’aperitivo in Triveneto si distingue per la sua varietà di bevande e l’attenzione alla qualità degli appetizer offerti. Tra i drink più emblematici regna sovrano lo Spritz, nelle sue diverse declinazioni: se in Friuli si predilige lo Spritz Bianco – a base di vino bianco, seltz e soda – in Trentino spicca l’Hugo mentre in gran parte del veneto la versione classica dello Spirtz continua a rappresentare un must. Non solo, un’ulteriore versione è il Cocktail Biciclèta, con prosecco e Gingerino, a cui i veneti sono particolarmente legati date le origini dello stesso bitter a Recoaro Terme, in provincia di Vicenza.

Ad accompagnare ogni drink sono poi i tradizionali cicchetti, piccoli antipasti diventati una forma d’arte della tradizione culinaria per lo più veneziana nonché vero e proprio stile di vita, che ha anticipato il fenomeno degli appetizer e dei finger food.

Tra i più apprezzati in Triveneto rientrano i Cicchetti con baccalà mantecato (61%), le Sarde in Saor (56%) – una specialità nata dalla cucina povera veneziana – le polpette di pesce, verdure o carne (49%) i Cicchetti con salumi (41%), i Tramezzini (35%) -farciti con una varietà di ingredienti- e i più ricercati Cicchetti a base di verdure (24%).

E dove si consuma l’aperitivo in Triveneto?

In Triveneto l’aperitivo è una tradizione diffusa e apprezzata, consumata principalmente nelle grandi piazze (50%) e nei vicoli e canali più nascosti (25%), nei bar tradizionali (45%) e nei locali più glamour (27%), tra le suggestive montagne (42%) ma anche davanti ad un tramonto in spiaggia (39%). Le città di Venezia, Verona, Trieste e Padova sono poi celebri per le loro “osterie” anche dette “Bacari”. Il Bacaro è un tipo di osteria veneziana a carattere popolare, risalente al XVIII secolo, quando ancora rappresentavano semplici locali frequentati da persone di modesta condizione, che non potevano permettersi un pasto completo in trattoria.

Oggi i bàcari, motivo di orgoglio per i veneziani e tappa immancabile per i “foresti”, sono diventati un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove le persone si riuniscono per chiacchierare, ridere e mangiare.

Gingerino indaga dunque il mondo l’aperitivo del Triveneto e lo celebra con una serie di eventi nel territorio che riaccendono l’atmosfera estiva e omaggiano questo stile di vita e l’immancabile personalità veneta, friulana e trentina. Nei mesi di giugno e luglio Gingerino toccherà città e paesi diversi del Triveneto, dove accosterà all’esperienza dell’aperitivo tradizionale anche il gusto stesso dell’iconica referenza, liscia o miscelata con il prosecco nella sua rinomata versione del Cocktail Biciclèta.

Le tappe previste da Gingerino saranno:

  • 27 Giugno à Osteria Al Campanile – Portogruaro (VE)
  • 5 Luglio à Twister cafè – Jesolo (VE)
  • 12 Luglio à Kursaal Beach – Lignano Riviera (UD)
  • 21 luglio à Chiosco Lilly – Bibione (VE)
  • 4 Luglio à Tukan villaggio San Francesco, Duna Verde Caorle (VE)
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