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lunedì 25 Novembre 2024
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A Milano Gianluca Fusto crea un concept nuovo dedicato alla pasticceria

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MILANO — Ancora novità per la scena milanese del fuori casa, sempre ricca di proposte originali e stimolanti. È infatti prossimo all’apertura presso via Tortona un nuovo spazio, che si propone di fondere format diversi in un concept innovativo.

“Non sarà un punto vendita, e nemmeno un luogo di ristorazione” spiega il suo ideatore Gianluca Fusto – raffinato mastro pasticciere sempre in giro per il mondo (è appena tornato dal Libano) – che lo ha creato assieme alla moglie Linda Massignan.

“Sarà piuttosto una fucina creativa dove faremo corsi di formazione ma anche vendita”. Il progetto è già pronto e i lavori, dopo vari ritardi dovuti a questioni tecniche, stanno finalmente per partire. L’obiettivo è aprire a gennaio 2019.

Cosa significa per te aprire a Milano?

Milano è la mia città ma è oggi anche la città del food, Dopo tanti anni in giro per il mondo è bello tornare qui. Mia moglie Linda si occupa di arte, io di pasticceria e design, abbiamo pensato a uno spazio a Milano che unisse le due cose. Dopo due anni di ricerche in varie zone siamo approdati qui in via Forcella, nel quartiere dove è nato il Fuorisalone, che in un certo senso ha cambiato Milano.

Come sarà questa “fucina”?

Non certo una pasticceria tradizionale, ma uno spazio nuovo, un centro di ricerca dove si terranno eventi, corsi, conferenze. Sarà molto importante la presenza della musica, per far vivere la pasticceria in modo diverso dal solito. Ci sarà una illuminazione particolare, studiata appositamente.Cercheremo di fare vivere le creazioni dolci in modo diverso.

Come sarà strutturato lo spazio?

Stiamo ristrutturando una fabbrica originariamente di dolciumi, che è stata in seguito trasformata in uno studio di impressione fotografica. In fondo, la storia del posto si connette alla nostra storia, tra pasticceria e arte, immagine. È un cortile interno: volutamente ho scelto di non avere una vetrina su strada, perché per venire da noi bisogna prendersi del tempo, venirci a cercare.

Sarà diviso in due diversi luoghi di produzione, con visioni diverse. Al primo piano grandi finestre fanno filtrare la luce naturale, guardano sul cortile, sarà usato per corsi e per la produzione.

Sotto ci sarà un salone per eventi di 80 metri quadri con un laboratorio più piccolo e un concept completamente nuovo dove assaggiare i dolci, faremo corsi per professionisti, che in un secondo tempo stiamo pensando di aprire, una volta al mese, ai gourmet.

La rivendita avverrà in uno spazio di 25 metri quadri per il solo asporto, niente tavoli per sostare. Niente salati, protagonista assoluto sarà il dolce.

Che tipo di macchinari hai scelto per il laboratorio?

Un mix tra macchinari per pasticceria e per cucina, e in un secondo momento aggiungeremo macchine nuove per fare ricerca, utilizzate nel mondo farmaceutico per l’estrazione degli aromi.

L’arredo?

Disegnato su misura da noi perché ci rappresentasse. Con materiali naturali diversi e uno stile industriale ma caldo, che rappresenti la zona. Il problema delle pasticceria è che spesso sono tutte un po’ simili. Vogliamo fare qualcosa che non si sia mai visto.

Che tipo di pasticceria proporrai?

È una visione, qui voglio proporre una pasticceria internazionale con ingredienti italiani che cambieranno ogni mese a seconda delle materie prime disponibili al momento.

Un progetto ambizioso e innovativo, che non vediamo l’ora di vedere. Ma Fusto guarda ancora più avanti. “Da qui potrebbe partire un nuovo progetto su Milano: uno spazio più adatto alla vendita in un’altra zona della città”.

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