RIMINI – La pulizia ha un ruolo chiave nella corretta estrazione di una tazzina, anche quando si tratta di prepararsene una nella cucina di casa. Per fare luce su quanto questo aspetto possa determinare il risultato finale di qualità, abbiamo parlato durante il Sigep con Gianfranco Carubelli, amministratore Asachimici-pulyCAFF.
Diversi milioni di macchine Nespresso nelle case italiane, centinaia di milioni nel mondo. Tutte che potenzialmente possono dare problemi di pulizia. Quali non si possono risolvere, Carubelli?
“Il discorso delle macchine a capsule Nespresso e super automatiche per le famiglie è complesso: sono utilizzate nella maggior parte dei casi da chi non è un addetto ai lavori e che quindi non ne conosce il funzionamento corretto e per questo trascura alcuni passaggi fondamentali.
La pulizia di questi strumenti domestici Nespresso o campatibili non significa soltanto levare lo sporco che resta sulla macchina e sul gruppo dopo aver erogato l’espresso. Qui è sufficiente un po’ d’acqua e un flussaggio tra una preparazione e l’altra. Piuttosto: il problema più grosso è quello della presenza del calcare.
Nel 99% dei casi i modelli domestici non sono collegati ad un addolcitore. È importante invece limitare parte della durezza dell’acqua come quella spesso presa direttamente dalla rete e che riempie la macchina di calcare.
Questo determina principalmente due fenomeni deleteri per la macchina: in primis, dai nostri test di laboratorio abbiamo compreso che anche soltanto un decimo di millimetro di calcare sulla superficie della caldaia causa l’abbassamento di 5/6 gradi di temperatura e così tutte le erogazioni risulteranno sotto estratte.
Altro punto è legato a un tema piuttosto attuale, ovvero il consumo di energia: la macchina non sa come regolarsi con l’acqua ed essendo programmata per portarla sempre ad una temperatura ottimale di circa 90 gradi, resta continuamente sotto tensione. Questo proprio perché non arriva mai a causa del calcare interno.”
Il consiglio che diamo noi per le macchine Nespresso?
Carubelli risponde: “È difficile guardare bene all’interno del bollitore, ma suggeriamo di usare prodotti decalcificanti come il nostro PulyCLEANER Descaler una volta al mese. Siamo certi così che l’apparecchiatura resti come nuova. Si tratta di un prodotto reperibile all’interno della gamma PulyCAFF, presente nei nostri rivenditori autorizzati oppure a richiesta dei torrefattori di fiducia o ancora all’interno dei negozi specializzati.
Un consiglio definitivo: non usate limone, aceto e simili. Tutti questi prodotti tutti questi contengono zuccheri che poi peggioreranno la performance delle macchine.
È possibile anche contattare PulyCAFF all’indirizzo mail info@asachimici.com oppure telefonando al numero 0372 830494.”