MILANO – Giancarlo Strada, il Vice President della business unite Horeca di Evoca Group, a cui fanno capo le varie attività relative a Gaggia Milano, è intervenuto durante la serata di celebrazione degli ottanta anni del marchio Gaggia Milano che ha coinciso con la presentazione dei nuovi modelli del marchio. Nel corso della presentazione Strada ha raccontato le vicende attraverso gli anni, anche di guerra e difficoltà. Fino a giungere al presente, caratterizzato da un rilancio di questo iconico brand che è noto in tutto il mondo nonostante i tanti anni di oblio.
Giancarlo Strada guida nel percorso storico dell’azienda dell’espresso made in Italy
“Un marchio legato alla città di Milano, indissolubilmente. In questa città, negli anni ’30 in Viale Premuda, tutto ha avuto origine. Lì, la famiglia di Achille Gaggia viveva dal proprio bar. A quell’epoca nei bar si preparava il caffè con la classica moka.
Oppure si usavano le imponenti macchine cosiddette a colonna. Che funzionavano tramite un riscaldamento sottostante che andava a carbone. Il caffè era una bevanda amara, data dalle alte temperature della caldaia che andava a bruciare gli aromi più tipici del caffè.
In questo contesto, attorno al 1935, Achille Gaggia continua a perfezionare il sistema di estrazione. Raggiungendo una prima soluzione solo nel 1938. Un sistema che permetteva di ottenere una crema del caffè e lo brevetta. Da questo momento, inizia la storia Gaggia, con l’invenzione del caffè con la crema naturale, da parte di Achille Gaggia.”
Nel 1939, la Fiera campionaria di Milano
“Qui viene commercializzato il primo gruppo erogatore di crema caffè, denominato Lampo. Questo è il nome del brevetto che ha generato la crema caffè. Achille avrebbe voluto subito partire con la produzione di macchine con un’azienda di sua fondazione. Ma siamo all’inizio della guerra e questi progetti vengono congelati. Ma non il suo lavoro. “
Nel 1947, un nuovo brevetto
“Viene realizzato un pistone azionato da una leva, in grado di pompare l’acqua calda in pressione sul caffè macinato. Consentendo così di estrarre gli aromi che conferiscono la pienezza di gusto all’espresso tipico italiano. Di fatto, nasce la macchina a leva. Il sistema è ancora artigianale e viene adottato dai bar più noti di Milano, come il Caffè Motta o il Biffi. In pochi giorni, tramite il passaparola, si formano le code per degustare il caffè di Achille Gaggia.”
Nel 1948, nasce Classica
“La prima macchina a sviluppo orizzontale con la leva. Nel primo anno vengono prodotte novanta macchine, numeri che all’epoca erano importanti. Con esse, nasce il famoso logo, diventato iconico negli anni. Una caffettiera classica, retrò, affiancato dal gruppo a leva inventata da Achille Gaggia. Un binomio tra classicità e innovazione. Rappresentativo della tradizione in continua evoluzione, che ha da sempre contraddistinto questo marchio.
Sull’onda di questi successi, vengono progettati nuovi modelli come L’Internazionale, poi la Montecarlo e altri. Tutti di grande successo, con caratteristiche estetiche di impatto. Rifiniture in oro, cromate. A volte con il retro della macchina illuminato, per permetterne l’installazione in ambienti anche più sofisticati.”
Anni ‘50
“In quasi tutti i bar, sono presenti le nuove macchine a leva. L’espresso è un trend che dilaga. L’azienda esporta a livello internazionale e le sue creazioni entrano nei locali più famosi al mondo. Come il Moka Bar di Soho, inaugurato da Gina Lollobrigida, oppure il Bar Italia. Il successo della crema caffè si propaga anche nella capitale londinese. “ Dove il marchio Gaggia è famoso ancora oggi.
Il 1961, la morte di Achille Gaggia
“L’azienda passa così al figlio Camillo e al socio Armando Migliorini. Entrambe ereditano un’impresa ormai leader. In continua espansione. Viene costruito li nuovo stabilimento a Robecco sul Naviglio, in provincia di Milano. Agli inizi degli anni ’70, la crescita economica del dopo guerra si arresta. La crisi finanziaria intacca anche la Gaggia e i suoi dipendenti. Emergono delle grandi problmatiche, con un calo di fatturato.
L’azienda passa di mano in mano. Sono stati diversi i proprietari, ma nessuno che abbia progettato una strategia di rilancio.”
Gruppo Evoca
“Nel 2017 Gaggia Milano viene acquisita da Evoca Group. Immediatamente ci siamo messi a lavoro per il rilancio del marchio e la nostra gamma di macchine del caffè. Abbiamo quindi condotto una ricerca di mercato. Un’analisi condotta in tutti i paesi del mondo, che ha evidenziato che Gaggia è avvertito come un marchio storico, di design, di tradizione e qualità. Con un forte potenziale per la ripresa.
Quindi, su queste basi, abbiamo impostato una strategia di recupero. Basata su un posizionamento di marca Premium e un design italiano. Le macchine Gaggia soprattutto saranno fabbricate in Italia, negli stabilimenti Evoca. Caratterizzate da una tecnologia avanzata, per lavorare anche in condizioni estreme.
Realizzando una gamma completa, sia per quanto riguarda le macchine tradizionali, sia per quelle super automatiche, così come è nel dna Evoca. Soprattutto, una distribuzione attraverso il network di Evoca Group, estesa in 80 paesi al mondo.”
2019, primo anno di rilancio
“La produzione di 5 modelli. Una super automatica e 4 tradizionali. La prima è La Reale, in produzione già da gennaio 2019. A marzo invece, la Radiosa, la prima super automatica del marchio vedrà la luce a Internorga ad Amburgo e subito dopo a Londra al The Coffee Festival.
Tra maggio e giugno, introdurremmo un secondo modello tradizionale, La Giusta. E poi in ottobre, con Host, gli altri due modelli mainstream. In questi giorni poi è partita la campagna digital a supporto di questo rilancio.
Ovviamente il piano non si ferma al 2019
“Abbiamo già in programma nuovi modelli, per completare questa gamma di macchine tradizionali, posizionando dei prodotti nella fascia alta Premium. Con due super automatiche.
A gennaio produrremo le prime 100 macchine, in edizione limitata. Ci auguriamo di riscontrare l’interesse di tutti i nostri clienti. Perché questo è l’inizio della creazione del Club storico Gaggia Milano. Qui raccoglieremo macchine, gadget, aneddoti, in tre paesi europei: Italia, Uk, Spagna.
Le catalogheremo, le restaureremo, le valorizzeremo. Per creare il primo lavoro storico dei collezionisti Gaggia. Dal quale partirà una mostra itinerante in giro per le capitali europee, supportato dalla giusta strategia di comunicazione.”