lunedì 23 Dicembre 2024
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Giancarlo Samaritani di nuovo in viaggio nella spiritualità rituale del caffè

E' arrivata la prima puntata del nuovo documentario della serie “In viaggio col Mercante": un'esplorazione della religiosità del mondo, alla ricerca dell'"Anima mundi".

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VARESE – L’avventura di Giancarlo Samaritani, nelle terre di origine del caffè, si è conclusa con l’ultima puntata ambientata nell’Isola di Bali.

Adesso, ancora su Varesenews, riparte il viaggio con un nuovo documentario concentrato più sul versante spirituale.

Giancarlo Samaritani è di nuovo in viaggio

L’esploratore ci presenta la prima puntata del nuovo documentario della serie “In viaggio col Mercante”. In un periodo intenso come quello pasquale, permette un’importante riflessione: un viaggio nella spiritualità del mondo.

Le immagini sono state raccolte durante i numerosi viaggi effettuati. Questo che diffondiamo, è il primo dei contributi di cui sarà composto il viaggio. Un percorso dedicato alle maschere sagge di gnondo-gla, al Voodoo in Togo, al rito indù del theyyam.

Il documentario è accompagnato da foto scattate da Silvia Minella.

Anima mundi

Questo è un concetto filosofico che definisce l’esistenza di una energia spirituale universale. Questa forza globale si collega all’essenza vitale che sta in ogni singolo elemento della natura.

La parola a Giancarlo Samaritani: “Durante le mie spedizioni alla scoperta delle origini del caffè, oppure sulle rotte dei mercanti del passato ho avuto l’occasione in diverse circostanze di assistere a cerimonie o rituali che fanno parte della vita quotidiana di parecchie etnie.

Queste traggono sostentamento dalla coltivazione di caffè. Rituali in cui affiorava una forte spiritualità capace di condizionare il pensiero e le abitudini delle persone.

Ho acquisito una modesta esperienza sul campo. Quindi ci tengo a mostrare questi brevi accenni a rituali che spesso sono invece lunghi e complessi.”

Per la diffusione della cultura del caffè

Continua Giancarlo Samaritani “Non parlo mai di caffè in termini tecnici. non è il mio campo e non ne ho la competenza. Quindi preferisco piuttosto contribuire alla divulgazione del  mondo che esiste nella tazzina di caffè.

Dal punto di vista geografico ed etnografico, attraverso la conoscenza dei popoli che ne fanno part. Le loro culture, le tradizioni, i rituali.

Così mi sembra che la tazzina di caffè che troppo spesso consumiamo distrattamente con la mente rivolta altrove possa acquisire un valore ed un significato più profondo. Nutro la speranza che una maggiore consapevolezza ci aiuterà ad assaporare in pieno tutto il gusto del caffè.”

A questo link, la prima puntata del documentario.

 

 

 

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