lunedì 23 Dicembre 2024
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Non dire cioccolato se non ha lo zucchero: succede in Germania, ecco perché

Le norme locali sul cacao. Si tratta della cosiddetta Kakao-Verordnung, secondo cui per chiamarsi "cioccolata" un prodotto deve contenere massa di cacao, cacao in polvere, burro di cacao e imprescindibilmente anche lo zucchero

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BERILINO – In Germania le regole sono diverse dalle nostre, rigide e a volte incomprensibili. Parliamo ad esempio della cioccolata, che in questo Paese non è degna di questo nome se non contiene zucchero al suo interno: può esser anche stata ottenuta con le materie prime più pregiate, ma se non è golosa, non esiste. Leggiamo questa notizia curiosa da repubblica.it.

Cioccolata senza zucchero? In Germania, no

Ma può chiamarsi “cioccolata” della cioccolata senza zucchero? No, secondo la legge tedesca, anche se il prodotto è stato fabbricato con 100% di cacao. L’ha scoperto a sue spese la tedesca Ritter, azienda che produce cioccolato dal 1912, con la sua ultima creazione appunto priva di zuccheri.

La centenaria cioccolateria di Stoccarda è stata appena bacchettata dai controllori tedeschi riguardo alle sue ultime tavolette di cioccolato che violano le norme locali sul cacao. Si tratta della cosiddetta Kakao-Verordnung, secondo cui per chiamarsi “cioccolata” un prodotto deve contenere massa di cacao, cacao in polvere, burro di cacao e imprescindibilmente anche lo zucchero.

Ora, l’ultima creazione della Ritter, dal nome eloquente “Cacao y Nada” (cacao e niente),

E’ fabbricato solo a base di cacao, proveniente dalle piantagioni nicaraguensi dell’azienda. Ad addolcirlo c’è soltanto il succo di cacao, che si trova nella polpa del frutto, il cui gusto ricorda quello del litchi. La nuova barretta era stata riconosciuta come “derrata alimentare” l’anno scorso dai controllori dell’Unione europea. Ma l’uso del succo di cacao al posto dello zucchero ha spinto quelli tedeschi a non riconoscere “Cacao y Nada” come cioccolato.

Chi viola le norme sulla cioccolata oltre a rischiare multe salatissime può anche vedersi ritirare i propri prodotti dal mercato

Famosa per la tavoletta quadrata da 100 grammi, creata per infilarla facilmente in tasca, la Ritter Sport ha accusato i controllori tedeschi di non essere al passo con i tempi, per non apprezzare soluzioni che sostituiscono lo zucchero con alternative più sane per l’organismo.

“E’ assurdo che la nostra cioccolata prodotta unicamente con del cacao e alla quale non serve zucchero come dolcificante non si possa chiamare cioccolata”, dice Andreas Ronken, il Ceo della Ritter Sport. Ronken ha provvisoriamente accettato di cambiare nome al suo ultimo prodotto che da ora si chiamerà “Kakaofruchttafel”, ma ha anche dichiarato che farà pressione sul governo affinché cambi il regolamento sul cacao. Ritter Sport dà lavoro a 1650 persone e esporta in 100 Paesi ma ha sofferto parecchio durante la pandemia per via delle ingenti perdite di guadagno provenienti dai duty-free negli aeroporti.

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