GENOVA – Pian piano le città italiane che hanno aderito all’iniziativa Plastic free per un consumo più sostenibile e responsabile, crescono in numero. A quelle che hanno già iniziato il loro percorso nel rispetto dell’ambiente, come Padova, si aggiunge ora anche Genova. Leggiamo la notizia completa da repubblica.it, un articolo di Erica Manna.
Genova non è Sperlonga
Ovvero una delle città più virtuose — e radicali — d’Italia. Eppure, sul fronte della guerra alla plastica, anche nel capoluogo ligure qualcosa si muove. Infatti, in Comune, dove il piano è sostituire in blocco la fornitura di bottigliette d’acqua con colonnine idriche, ed eliminare i bicchierini da caffè per rimpiazzarli con la loro versione in carta.
Nei 280 istituti scolastici della città, dove dal primo settembre scorso, attraverso il nuovo bando per il servizio di ristorazione, in tavola la plastica è stata cancellata. Questo grazie a caraffe di vetro e vettovaglie lavabili. Allo stadio, dove in questi giorni, con l’inizio del campionato, al Luigi Ferraris sono stati introdotti i bicchieri in silicone.
Gli spazi di aggregazione di Genova
Come al Porto antico, ai giardini Luzzati e all’Università, dove sono state distribuite borracce ad hoc. Effetto Greta? Forse. Ma se il percorso per eliminare la plastica è ancora tortuoso, si stanno gradatamente facendo strada nuove abitudini.
L’addio alle bottigliette
Genova, si diceva, non ha ancora raggiunto le vette di sostenibilità di Sperlonga, il comune in provincia di Latina. Dove, dal primo maggio, un’ordinanza vieta la vendita dei prodotti monouso non biodegradabili, che vale per i supermercati — dove buste che non siano di stoffa sono bandite — per ristoranti e bar, e anche per le sagre.
Oggi, però, in Comune si muove un primo passo: negli uffici di Palazzo Tursi e del Matitone, le bottigliette da mezzo litro saranno sostituite da colonnine idriche. Fontanelle, dunque.
All’appuntamento con la società che si è aggiudicata l’appalto per la fornitura di bottigliette d’acqua ci sarà oggi l’assessora Arianna Viscogliosi
«Chiederemo alla stessa ditta di sostituirle con le colonne idriche: una già c’è alla buvette del consiglio comunale — spiega —. E e poi, l’idea è di passare dalle palette di plastica per il caffè a quelle di legno, e ai bicchierini di carta riciclabile. In tutto, i dipendenti sono più di cinquemila, dunque l’impatto sarà imponente. Mi piacerebbe, poi, trovare uno sponsor per borracce con il logo del Comune».
Mense plastica free
La rivoluzione, alle mense scolastiche genovesi, è iniziata l’anno scorso. Con il nuovo capitolato di appalto, che bandiva la gestione — per cinque anni — della ristorazione scolastica per 280 plessi in tutta Genova, della durata di cinque anni. «Il bando, diviso in sei lotti, era orientato sulla compatibilità ambientale. — spiega Guido Gandino, responsabile della direzione politiche dell’istruzione per le nuove generazioni.
— sia nella fornitura prodotti bio, sia nel trasporto, visto che prevedeva una minore distanza tra centri di cottura e di somministrazione, sia sul tema plastic free». I piatti (e i bicchieri) sono dunque prodotti con materiale riciclabile, che può essere lavato e riutilizzato.
Quanto alle bottigliette, addio
Ora in tavola ci sono caraffe in vetro, e l’acqua è quella del rubinetto, “controllata nella sua composizione, con periodiche analisi chimiche e batteriologiche”. «Parliamo di un volume di 24-25 mila pasti al giorno — precisa Paola Donati, responsabile del servizio di ristorazione per i 280 istituti genovesi. — e non c’è stato un aggravio di costi per le famiglie. Genova, su questo fronte, oggi può dirsi una città all’avanguardia».
Silicone allo stadio
Bicchieri in silicone al Ferraris: l’accordo firmato tra PCup Srl, l’azienda produttrice produttrice dei bicchieri, B Cafè (il catering dello stadio) e Amiu. Nell’ambito del progetto Life Tackle, prevede una trasformazione degli impianti sportivi per renderli luoghi sempre più sostenibili. I nuovi bicchieri in silicone sono made in Genova. E saranno utilizzati inizialmente nella tribuna del Ferraris: il primo stock ne conta quattromila.
Le ecofeste
Un finanziamento di 16.900 euro per il 2019: a maggio, la Regione ha approvato lo stanziamento dedicato alle cosiddette ecofeste. Ovvero, manifestazioni territoriali di tipo gastronomico, sportivo, culturale. Che propongano la diffusione buone pratiche di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti, anche con l’adozione di materiali riutilizzabili o biodegradabili e compostabili.
L’università
All’Università, la coscienza ambientale delle nuove generazioni continua a crescere. Rispondendo al questionario che chiedeva come avrebbero speso il budget per incentivare nuovi iscritti, gli universitari hanno votato in maggioranza per l’installazione di distributori d’acqua, con cui riempire le borracce. Preferiti alle altre opzioni, ovvero prese di corrente sui banchi e sconti per l’abbonamento dell’autobus.