MILANO – Creati i primi batteri dipendenti dalla caffeina che potranno essere utilizzati in una vasta serie di applicazioni, dalla decontaminazione delle acque reflue alla bio-produzione di farmaci per l’asma. L’innovativo progetto porta la firma di Jeffrey E. Barrick dell’Università del Texas ed è stato descritto sulla rivista Synthetic Biology. Protagonista dello studio, il batterio Pseudomonas putida, in grado di metabolizzare solventi organici, grazie alle sue caratteristiche genetiche, e di vivere di sola caffeina.
Batteri dipendenti dalla caffeina: una nuova scoperta scientifica
“L’attrezzatura” genetica dello Pseudomonas putida è stata trasferita ad un vecchio “cavallo di battaglia” della biotecnologia – l’Escherichia coli – più facile da gestire e da crescere. Dotato del pacchetto genetico del batterio del suolo, l’Escherichia coli si è trasformato nel primo organismo caffeine-addicted capace di metabolizzare la caffeina e affini.
Un “soldato” della decaffeinizzazione da arruolare in diverse missioni: dalla decontaminazione ambientale alla misurazione dei livelli di caffeina nelle bevande, dal recupero dei nutrienti contenuti nei sottoprodotti del caffè alla bio-produzione di farmaci.