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giovedì 21 Novembre 2024
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Il gelato artigianale è come la pizza: senza prodotti industriali non si può fare

La voce che circola sul web, racconta che, circa il 90% dei gelati artigianali acquistati, senza saperlo, sono praticamente "industriali". Ma questa notizia è priva di fondamenti effettivi. E' necessario fare un passo indietro e comprendere meglio la questione del gelato artigianale e industriale

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MILANO – Negli ultimi tempi, in linea con il cambio della sensibilità dei consumatori, sempre più attenti alla qualità dei prodotti in commercio, anche quando si parla di gelato lo si fa ormai in termini differenti. Quando insomma uno desidera il suo cono, non sogna più un dolce qualsiasi: esige che sia gelato artigianale.

L’illusione è quella di conoscere il prodotto, i processi che stanno dietro l’alimento. Ma cosa si sa davvero?

Gelato artigianale: innanzitutto che cosa si intende

Il termine “artigianale” significa che quel determinato esercizio si rifà alla dimensione e alla lavorazione “artigianale” sancita dalla legge italiana.

Quest’ultima limita il numero dei dipendenti dell’azienda definita artigianale oltre a normare altri aspetti, ma non gli ingredienti del gelato. Che è escluso dalla normativa che è generale, vale anche per le auto officine o i panifici, per esempio. Ed esclude regole per la provenienza della materia prima.

Gelato artigianale e industriale: differenze

La produzione di gelato industriale viene invece fatta dall’industria in grandi quantità. Con distribuzione non nel sito produttivo ma in un territorio più ampio. Ovviamente previo stoccaggio a basse temperature per un tempo che può raggiungere i 18 mesi.

Questa visione è sicuramente condensata e riduttiva, ma rende idea della principale differenza tra i due prodotti.

Gli ingredienti del gelato artigianale

Il gelatiere produce il gelato con ingredienti comuni (latte, panna, zuccheri, frutta, cioccolato…) ed ingredienti specifici. Questi, sono tutti preparati da industrie.

E possono essere in polvere (basi per la stabilizzazione) o in pasta (preparazioni di, ad esempio, nocciola, pistacchio, tiramisù).

La filiera produttiva che sostiene il gelato di produzione propria

Spesso si cade nell’errore comune di screditare le piccole realtà artigiane del gelato. Ma si tratta di un punto di vista poco informato e fuoriviante.

Per fare un parallelismo sarebbe come se si contestasse alle pizzerie di non macinare la farina. Di non acquistare la mozzarella da industrie lattiere ed il pomodoro da industrie conserviere.

Ovvio che tutto ciò non solo è a garanzia della salute del consumatore ma permette la stessa esistenza delle migliaia di esercizi in italia e nel mondo; rendendo unici anche lontano dal nostro paese i prodotti alimentari italiani.

 

 

 

 

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