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martedì 05 Novembre 2024
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A Rovigo, al Pozzo, il gelato si prende a distanza scegliendo dai totem

Dopo Godot arriva Pozzo, il gelato digitale. A Rovigo il gelato artigianale si continua a gustare all’insegna del Samuel Beckett il cui teatro surreale e assurdo è entrato nella vita dell’imprenditore Elio Palmieri, pioniere del settore, che a 12 anni dall’apertura del Godot si allarga dalla rivendita vicina alla chiesetta delle Fosse alla galleria Bernardino da Feltre, che collega Corso del Popolo con piazza Vittorio Emanuele

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ROVIGO – Con l’arrivo del virus e in seguito a quello che ci siamo dovuti abituare a fare durante il lockdown, anche il gelato a distanza è diventata una nuova routine: il desser freddo è entrato rapidamente a far parte di quei prodotti acquistati online e poi consegnati a domicilio. Un cambiamento che continua e trova nuove forme anche nella Fase 3, seguendo le esigenze che determina l’alzarsi delle temperature. Leggiamo l’articolo di Giuliana Marazzino per ilrestodelcarlino.it.

Gelato a distanza: un nuovo trend del mercato

Dopo Godot arriva Pozzo, il gelato digitale. A Rovigo il gelato artigianale si continua a gustare all’insegna del Samuel Beckett il cui teatro surreale e assurdo è entrato nella vita dell’imprenditore Elio Palmieri, pioniere del settore, che a 12 anni dall’apertura del Godot si allarga dalla rivendita vicina alla chiesetta delle Fosse alla galleria Bernardino da Feltre, che collega Corso del Popolo con piazza Vittorio Emanuele.

Lì è stata inaugurata la gelateria Pozzo, la vetrina digitale per acquistare il gelato. Dentro il negozio i gelatieri sono al lavoro, all’esterno si clicca per ottenere i gusti desiderati, si paga con carta o tessera prepagata e si ritira la coppetta o il cono. C’è ancora il Covid-19 che circola, i consumi sono un’incognita, l’imprenditoria langue.

Che cosa ha spinto Elio Palmieri a scommettere sul gelato a distanza digitale?

“Pensando al Covid-19 – afferma Palmieri – diciamo che è lo stesso modo per ribaltare il negativo che stiamo vivendo, nei momenti di crisi si può investire. Del resto è da diversi anni che avevo questa idea e adesso l’ho realizzata. Volevo un punto vendita per ampliare l’attività in città e dopo 12 anni, anche per fare una cosa diversa, non volevo aprire il Godot bis, ma una postazione più moderna”

Come funzionerà Pozzo?

“Per ordinare c’è un totem digitale per scegliere i gusti disponibili, e ci saranno due porte, una per il pagamento solo con carta o tessere prepagate, e un’altra per il ritiro di quanto scelto. Il punto vendita sarà aperto sette giorni su sette. Si potranno acquistare fino a quattro gusti per coppa il cono invece arriva a due gusti”

Come le è venuto in mente di chiamare una gelateria col nome di Pozzo?

“Perché il surreale e assurdo teatro di Godot è entrato silenzioso e con tante attese dentro di me e la mia vita che conduco da gelatiere. Adesso nei miei pensieri dopo Godot è uscito Pozzo, con l’immaginazione l’ho seguito fin qui in questo luogo, una galleria che potrebbe assomigliare ad un pozzo cercando la sua dimora immaginaria”

E sicuro che Rovigo sia la città giusta per un’operazione così d’avanguardia come il gelato a distanza?

“Credo che sia una moda dire male della città dove si vive e Rovigo non sfugge a questa situazione. Per me Rovigo non ha nulla da invidiare ad altre città”.

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