ALBA – Ferrero in Belgio con un colosso che ha sfidato Mondelez e poi ancora Ferrero in Francia sul campo del gelato: l’azienda piemontese non si arresta e continua ad allargarsi con altri prodotti in grado di intercettare i nuovi gusti dei consumatori. Ora ci prova con i nuovi gelati dei suoi cioccolati più celebri, fuori dai confini nazionali. Leggiamo i dettagli dell’operazione dall’articolo di Gabriele Principato su ilcorriere.it.
Ferrero sbarca in Francia con delle novità
Parte dalla Francia l’assalto della Ferrero al mondo del gelato. Hanno appena debuttato oltralpe tre nuovi stecchi ispirati ai suoi iconici cioccolatini: Raffaello e Rocher, sia nella versione classic che dark. Dall’azienda di Alba, al momento, non arriva alcuna conferma ufficiale sull’arrivo in Italia e nel resto d’Europa di questi prodotti. Non è però difficile immaginare che la data non sia lontana.
E che questo sia il primo passo di una vera e propria sfida ai brand concorrenti. Il gruppo italiano — guidato da Giovanni Ferrero — nel 2017 aveva già esordito, ottenendo ottimi risultati, con i gelati a marchio Kinder, prodotti e distribuiti in collaborazione con la multinazionale Unilever. Spia, poi, di un suo crescente interesse nel settore è stata l’acquisizione — lo scorso anno — della maggioranza della prima società spagnola produttrice di gelati: Ice Cream Factory Comaker.
Del resto, nell’ultimo anno il colosso dolciario — presente in 170 Paesi nel mondo — non ha fatto che crescere portando il suo fatturato a raggiungere a livello globale i 12,3 miliardi euro. Con un incremento del 7,8 per cento sul 2019, dovuto al successo di alcuni prodotti Nutella e Kinder Bueno.
Tutti i nuovi stecchi riproducono fedelmente (in versione fredda) il gusto degli amatissimi cioccolatini a cui sono ispirati
Quello Raffaello è composto da una copertura di cocco grattugiato a mandorle a pezzi che racchiude un gelato al cocco. Il Rocher (proposto sia dark che classic) ha, invece, un cuore di gelato alla nocciola avvolto da cioccolato: al latte o fondente, a seconda dei casi. Sono venduti in confezioni da 4 pezzi, al prezzo consigliato di 3,89 euro.
I gelati Kinder Ferrero
Questa, in ogni caso, non è la prima volta del gruppo albese nell’universo dei gelati. Il suo debutto nel settore risale alla primavera del 2018. Anche in questo caso partendo dall’estero: Francia, Austria, Germania e Svizzera. Per approdare, poi, l’anno successivo sugli scaffali dei supermercati italiani.
Allora si trattava di cinque prodotti a marchio Kinder: fra cui l’ «Ice Cream Sandwich», un biscotto ai cereali che racchiude gelato al latte e il «Bueno Ice Cream», un cono alla nocciola con cuore di cioccolato al latte, ricoperto da cioccolato a scaglie e granella di nocciola. Ma, anche, il «Joy Ice Cream».
Ovvero la versione «apribile» del mini «ovetto», trasformato in una coppa gelato fatta e finita. Questi prodotti — che continuano generare un grande successo di vendite — erano il frutto di una collaborazione inedita tra l’azienda di Alba e la multinazionale Unilever, già veterana nel settore con il marchio Algida.
Il mercato del gelato
L’interesse crescente del gruppo Ferrero per il mercato del gelato è comprensibile se si considera il suo valore. Il settore industriale muove, in Italia — secondo i dati Nielsen —, oltre 840 milioni di euro per 2,2 miliardi di pezzi venduti nella grande distribuzione. Ma a livello globale il suo peso si aggira intorno ai 15 miliardi di euro.